Enzo Salvi e il suo pappagallo aggrediti: rintracciato il responsabile
L’attore Enzo Salvi e il suo pappagallo sono stati aggrediti: le forze dell’ordine hanno rintracciato il responsabile.
L’attore comico Enzo Salvi e il suo pappagallo sono stati aggrediti da un giovane ragazzo. I fatti sono accaduti ieri mattina a Ostia, nella zona di Pianabella, dove l’attore aveva deciso di portare il suo pappagallo Fly – un‘Ara Ararauna – a fare un bel volo. L’animale ha volteggiato un po’ nel cielo, per poi posarsi su un palo.
Ed è stato in quel momento che uno sconosciuto ha lanciato dei sassi contro il povero Fly, tramortendolo e facendolo cadere a terra da un’altezza di svariati metri. Immediatamente l’attore ha gridato contro l’autore di questo assurdo gesto chiedendogli cosa stesse facendo, ma il ragazzo per tutta risposta ha aggredito anche Salvi, picchiandolo con violenza. Quindi, l’aggressore si è dato alla fuga.
Dell’accaduto si sono occupati i carabinieri della Compagnia di Ostia, che sarebbero riusciti a risalire all’autore di questo vergognoso gesto.
Chi ha aggredito Enzo Salvi e il suo pappagallo?
L’aggressore sarebbe un giovane di 25 anni originario del Mali, il quale è stato naturalmente denunciato per maltrattamento di animali. Intanto il povero Fly sta lottando per la sua vita. Dai primi esami medici sarebbe stata rilevata la presenza di una frattura cranica con edema delle strutture soprastanti.
Grazie alla vostre preghiere Fly ha superato la notte… è un piccolo guerriero. Purtroppo a causa del forte trauma violento subito dalla pietra lanciata e soprattutto dall’altezza della caduta (7/8 metri) ancora non riesce a stare in equilibrio sul posatoio. Mi auguro che col passare delle ore e la terapia possa migliorare. Avrei voluto fare una diretta per ringraziare tutti, ma sono troppo scosso per l’accaduto e non riesco a trattenere le lacrime
Mentre prega affinché il suo amico Fly possa riprendersi, Salvi tiene però a specificare che la sua rabbia non ha nulla a che vedere con il colore della pelle dell’aggressore:
Non è questione di colore della pelle, non voglio che venga strumentalizzata la mia rabbia e la mia delusione. Questo folle rappresenta solo sé stesso, è l’icona della follia e bisogna che veniamo tutelati, sia gli animali che gli uomini, da questi soggetti. Ho 56 anni, uno spirito filantropico, ho sempre lottato dando sostegno agli animali, dando in beneficenza il ricavato dei miei spettacoli. Sono deluso, che accadano cose del genere non ce lo meritiamo.
via | Corriere, Il Secolo XIX