Cupido: il cane abbandonato che aspetta a casa il ritorno della famiglia
Il cucciolo Cupido viene abbandonato dai padroni davanti casa, ma lui aspetta il loro ritorno.
Il cane è forse l’animale più fedele che possa esistere, ama davvero i propri padroni, che diventano la sua famiglia e il suo mondo. Lui stesso diventa spesso come un figlio, mettendo la sua vita nelle mani di chi ha scelto di accoglierlo e di prendersene cura. O per lo meno è quello che dovrebbe fare chiunque, con coscienza, decide di introdurre un cucciolo come nuovo membro della propria famiglia.
Non è il caso della famiglia di cui vi stiamo per parlare, che ha abbandonato senza indugio il proprio cane, chiamato ironicamente Cupido, simbolo dell’amore che avrebbero dovuto dargli. Invece lo hanno lasciato fuori casa e sono andati via, infischiandosene della fine che avrebbe fatto il cucciolo.
Per tre lunghe settimane Cupido è rimasto fuori dalla sua casa ad attendere il loro ritorno, o magari aspettava che qualcuno dall’interno della casa aprisse la porta e che lo facesse entrare. In ogni caso lui non si è mai allontanato dall’abitazione, mangiando quello che trovava nei dintorni. I vicini, straziati dalla scena che continuava a presentarsi giorno dopo giorno, hanno deciso allora di chiamare Janine Guido, presidentessa dello “Speranza Animal Rescue”. Una volta compreso cosa stava succedendo, la donna è subito accorsa in soccorso dell’animale.
Inizialmente non è stato facile per lei avvicinarsi al cucciolo, poichè era sulla difensiva e spaventato. Dopo qualche tentativo, Janine è riuscita finalmente ad avvicinarlo e a guadagnarsi la sua fiducia, dopo avergli promesso che sarebbe andato tutto bene.
La donna racconta di come è riuscita a portare il cane al rifugio.
Sembra stupido ma giuro che sapeva cosa gli stavo dicendo.
Nonostante sia ancora ferito per quello che gli è successo, Cupido a poco a poco sembra riacquisire un atteggiamento positivo e presto sarà pronto a cercare una nuova famiglia, questa volta che si prenda cura di lui e lo ami per sempre.