Epidemia di Coronavirus: vietato il commercio di animali selvatici in Cina
A causa dell'epidemia di Coronavirus che preoccupa il mondo, la Cina ha deciso per il divieto di commercio di animali selvatici.
Il nuovo Coronavirus che si è diffuso in Cina preoccupa tutto il mondo. Mentre il paese asiatico prende tutte le misure del caso, anche gli altri stati sono alle prese con controlli sempre più serrati, dopo che alcuni casi si sono verificati anche fuori dai confini della Cina. L’epidemia sta destando preoccupazione, anche perché la conoscenza del virus è ancora molto limitata.
Ma Xiaowei, ministro della Commissione Nazionale della Sanità cinese, in una conferenza stampa a Pechino parla di un coronavirus di nuovo tipo e dichiara che è possibile che il passaggio all’essere umano sia dovuto proprio alla presenza dello stesso virus negli animali selvatici. Per arginare la diffusione del virus, oltre alla costruzione di un nuovo ospedale dedicato all’epidemia e a controlli sempre più serrati in chi entra ed esce dal paese, Pechino ha deciso di porre il divieto temporaneo di commercio di animali selvatici.
In Cina sono vietati, dalla data dell’annuncio del divieto e fino a quando non sarà finita la situazione epidemica nel paese, l’allevamento, il trasporto o la vendita di qualunque animale selvatico, come si legge nella nuove direttiva emanata dal governo cinese. L’ipotesi che al momento è la più plausibile è che l’epidemia di coronavirus sia scaturita proprio in un mercato in cui venivano venduti animali selvatici per essere mangiati. Anche se, come sottolineato dall’esperto cinese, purtroppo la scarsa conoscenza del virus permette al momento di fare
La capacità di diffusione del virus sta aumentando, anche se Gao Fu, capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie, sottolinea che non ha nulla a che vedere con la Sars e la sua diffusione. Ma comunque bisogna prendere tutte le precauzioni del caso per cercare di limitarne il più possibile la diffusione.
Via | Repubblica