Morto Laga, cane eroe del terremoto di Amatrice
Una brutta notizia: è morto Laga, uno dei cani eroi durante il sisma di Amatrice.
E’ morta Laga, uno dei cani eroi durante il terremoto di Amatrice. Se rammentate, durante il terremoto del 2016 sono stati tanti i cani che hanno aiutato a ritrovare le persone seppellite dalle macerie. Fra di essi ricordiamo Laga, un Pastore Tedesco che aveva aiutato a scavare fra le macerie, permettendo di ritrovare sia superstiti che i corpi delle persone che non ce l’avevano fatta. Insieme al suo padrone e conduttore Carlo Grossi (infermiere del 118 e conduttore presso l’unità cinofila dei Carabinieri), Laga aveva individuato i corpi ormai senza vita dei figli di Carlo, un ragazzo di 23 anni e una ragazza di 21 anni.
Laga si è spenta a seguito di una lunga malattia. A dare l’annuncio della sua morte è stato proprio Carlo Grossi, tramite un post su Facebook:
Terremoto di Amatrice: i cani da soccorso
Ricordiamo anche che un po’ di tempo fa era morto un altro cane attivo durante il terremoto di Amatrice, Kaos e ancora prima si era spenta Camilla, altro cane eroe di Amatrice. A qualche mese fa, invece, risale la morte di Greta, cane membro del nucleo cinofilo da soccorso “Argo” di Fiorano al Serio (Bergamo). Fra le sue operazioni di salvataggio si ricorda anche quella di Amatrice.
Subito dopo il terribile sisma che colpì nel 2016 Amatrice e le zone circostanti, furono numerosi i cani da soccorso messi a disposizione dalle varie associazioni per aiutare le ricerche dei dispersi e dei corpi dei defunti sotto le macerie.
In situazioni come queste, l’ausilio dei cani da soccorso è fondamentale soprattutto durante i primi tre giorni dal disastro. Passato questo lasso di tempo, il fiuto dei cani diventa meno attendibile anche perché gli odori della decomposizione dei corpi alterano la loro percezione. I conduttori dei cani da soccorso spiegano che i terremoti sono particolarmente difficoltosi per loro: la polvere impedisce di respirare correttamente, ma i cani si rivelano indispensabili perché possono arrivare in posti dove i soccorritori umani non riescono a farcela.
Via | TgCom
Foto | Pagina Facebook Carlo Grossi