Microchip per gatti obbligatorio in Lombardia
Il microchip per gatti diventa obbligatorio in Lombardia: ecco cosa fare e cosa comporta.
Microchip per gatti: diventa obbligatorio in Lombardia. A deciderlo è il Piano regionale integrato della sanità pubblica veterinaria. L’obbligo di microchippatura per i gatti lombardi sussisterà per i gatti appena nati, per quelli adottati e per quelli comprati. Nel resto dell’Italia, la microchippatura dei gatti rimane facoltativa (anche se a Pordenone la stavano sperimentando), a discrezione del proprietario a meno che non ci siano motivi specifici per farla: un esempio sono i gatti che devono viaggiare all’estero e devono fare la vaccinazione antirabbica, devo essere prima identificati con il microchip e poi vaccinati.
Come funziona il microchip per i gatti?
Il microchip per i gatti funziona esattamente come per i cani: tramite apposita siringa un veterinario abilitato dalla sua Asl per l’applicazione dei microchip provvederà a inserire il microchip per via sottocutanea nella regione laterale sinistra del collo. Successivamente il veterinario provvederà a registrare all’Anagrafe apposita il gatto, consegnando al proprietario il documento di applicazione del microchip.
Ricordiamo che:
- solo un veterinario può applicare e registrare il microchip del gatto
- il veterinario può applicare esclusivamente i microchip da lui stesso acquistati e solamente a gatti appartenenti a persone residenti nella sua regione
- il microchip del gatto, come quello del cane, non è un GPS e non contiene i dati sanitari del gatto
- il microchip può essere letto solamente tramite apposito dispositivo
Microchip gatti obbligatorio: cosa vuol dire?
Essendo che ora in Lombardia è diventato obbligatorio il microchip per i gatti, questo vuol dire che tutti i nostri lettori lombardi che hanno gatti di qualsiasi età e razza devono recarsi dal loro veterinario per microchippare il gatto (magari contattatelo prima per valutare come procedere). In questo modo i gatti potranno essere identificati e registrati in Anagrafe, ottemperando così agli obblighi di legge.
La microchippatura del gatto permetterà ai gatti smarriti o salvati “per errore” da persone ben intenzionate (traduci con: gatto che si stava facendo tranquillamente il suo giro intorno a casa, persona ben intenzionata che pensa si sia perso, lo prende e lo porta dal suo veterinario magari a chilometri di distanza con il risultato che il gatto non tornerà più a casa sua) di poter ritornare a casa loro.
Ciò consentirà anche ai proprietari di gatti feriti o incidentati di poter ritrovare il loro animale e di poterne gestire eventuali spese relative, evitando così di caricare sulla comunità, ASL, gattili e canili spese per ricoveri, terapie o interventi di gatti di proprietà ritrovati vaganti e feriti sul territorio, ma di cui non si riesce a risalire al proprietario proprio per la mancanza del microchip.
Via | Il Giorno
Foto | Pixabay