Gatto che piange e miagola di continuo: come farlo smettere?
Avete un gatto che piange e miagola di continuo? Ecco qualche consiglio su cosa fare e come farlo smettere.
Gatto che piange e miagola di continuo? Anche quando sembra avere tutto ciò di cui ha bisogno? E’ un problema piuttosto comune che non ha una soluzione univoca, semplice e veloce. In realtà la domanda appare semplice, ma non lo è affatto. L’approccio a un gatto che miagola di continuo è più complesso di quanto non si pensi, richiede un iter diagnostico articolato che finisce con il veterinario comportamentalista. Il quale, però, ha bisogno che prima siano escluse tutte le cause organiche, fisiche e metaboliche che possono portare un gatto a vocalizzare di più. E’ quanto sostiene anche Ingrid Johnson, educatrice di gatti, la quale fornisce una serie di spunti di riflessione su cui meditare.
Cosa fare se il gatto miagola e piange di continuo?
Ingrid Johnson fa notare che spesso i proprietari sono convinti che la visita vaccinale annuale sia sufficiente per poter far dire al veterinario che il gatto sta bene. Ma non è proprio così: il veterinario può vedere se macroscopicamente ci sia qualcosa di anomalo, ma non può sapere come stanno lavorando gli organi di quel gatto in quel momento senza fare esami del sangue. La Johnson fa un esempio semplice: la prima causa di vocalizzazioni improvvise nei gatti anziani è l’ipertiroidismo. A volte questo è l’unico sintomo presente (almeno fino a quando la malattia non progredisce). Un’altra causa è l’ipertensione: entrambe le malattie non possono essere diagnosticate tramite una semplice visita, richiedono esami e analisi particolari. Per cui se si ha un gatto anziano che all’improvviso inizia a miagolare tanto, al posto di limitarsi a chiedere la pillolina magica, bisognerebbe entrare nell’ottica di idee di provare almeno prima a capire perché il gatto sta miagolando e piangendo. E la cosa richiede una serie di esami medici.
Ci sono poi altri motivi che spingono un gatto a miagolare tanto. Potrebbe essere sordo o esserlo diventato col passare del tempo. Oppure potrebbe avere fame: i gatti in natura fanno tanti piccoli pasti al giorno, fino anche a 16 spuntini. Se il gatto è abituato a mangiare solo mattino e sera, potrebbe non essere sufficiente per lui. In questo caso potrebbe essere una buona idea quella di lasciare crocchette, Kong o ciotole ad apertura automatica sparsi in giro per caso, in modo che possa nutrirsi seguendo più fedelmente quello che dice il suo etogramma di specie.
Ma se il gatto ha la pancia piena, ci sente bene e non ha nessunissima malattia? Se non ha nessuna disfunzione cognitiva? Ebbene, il pianto incessante e i miagolii costanti potrebbero proprio essere stati provocati dai proprietari. La maggior parte delle persone, con gatti che miagolano di continuo, sostiene di aver provato uno o più di questi sistemi:
- ignorarlo
- sgridarlo
- spostarlo in una stanza da solo
E tutti questi sistemi hanno fallito. Il motivo? Non sono stati applicati correttamente. O non servivano a niente già in partenza. Pensiamo all’ignorarlo: ignorare un gatto che miagola vuol dire non parlargli, non toccarlo, non guardarlo ogni singola volta in cui parte la litania di miagolii. Sicuri di averlo fatto nel modo giusto? Scava, scava e si scopre che qualche occhiata è stata data, qualche coccola c’è stata, un grattatina qua… E il gatto ha ottenuto il rinforzo positivo che voleva. Miagolo? Ottengono attenzioni, quindi miagolo ancora di più per avere ancora più attenzioni.
Le sgridate? Non servono a niente, ormai lo abbiamo detto in tutte le salse: per un gatto il “Taci, stai zitto, smettila di miagolare” equivale a un cordiale “Bravo ragazzo, continua così”. Lo avete rinchiuso in una stanza da solo? E perché chiuderlo in una stanza da solo dovrebbe farlo smettere di miagolare? Se voi state cercando le attenzioni di qualcuno e questo qualcuno cerca di ignorarvi mettendovi in una stanza, voi cosa fate? Non alzate per caso la voce per farvi sentire di più? E cosa pensate che farà il gatto?
Anche secondo la Johnson, l’unico vero modo per insegnare a un gatto a non miagolare di continuo è ignorarlo. Ma davvero, non come si fa di solito: dobbiamo imparare ad assumere l’atteggiamento di stoicismo di un monaco. Quando miagola o piange, il gatto va ignorato. Quando sta zitto, allora li si ricompensa con attenzioni. Tuttavia non è qualcosa da fare due volte al giorno per dieci giorni e poi il gatto magicamente impara. E’ qualcosa che va fatto coerentemente ogni singola volta che il gatto miagola, da tutti i membri della famiglia.
Via | Slate
Foto | iStock