USA: allarme Salmonella negli snack per cani con orecchie di maiale
Una recente epidemia di Salmonella negli Stati Uniti è stata collegata agli snack per cani fatti con orecchie di maiale essiccate.
CDC e FDA negli Stati Uniti hanno avvisato i proprietari di cani: una recente epidemia di Salmonella in diversi stati degli USA potrebbe essere collegata ad alcuni snack per cani, in particolare quelli fatti con orecchie di maiale essiccate. L’inchiesta del CDC ha spiegato che i casi per ora coinvolgono 45 persone provenienti da California, Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Massachusetts, Michigan, Missouri, New York, North Dakota, Pennsylvania, Carolina del Sud e Wisconsin. Di queste 45 persone, 12 sono state ricoverate.
IL CDC ha intervistato queste persone e 34 su 38 hanno dichiarato di essere venute a contatto con un cane prima di contrarre la malattia. Inoltre 17 persone su 24 avevano toccato o gli snack a base di orecchie di maiale essicate o cani che avevano mangiato tali snack. Gli esami sono ora in corso: in alcuni di questi snack, in effetti, sono stati identificati ceppi di Salmonella, tuttavia gli esperti dicono che è ancora troppo presto per sapere se quei ceppi particolari siano responsabili di questa epidemia.
Solitamente gli esseri umani contraggono la Salmonella tramite contatto con cibo o acqua contaminati. La Salmonella tipicamente colpisce l’apparato gastroenterico, causando sintomi come forti crampi addominali, vomito, diarrea e febbre. Tuttavia a seconda dei ceppi potrebbero esserci anche complicanze più gravi.
Per quanto riguarda i cani, molte infezioni da Salmonella sono asintomatiche. In alcuni casi, però, il cane potrebbe manifestare diarrea con sangue e/o muco, vomito, febbre e stanchezza. Purtroppo il CDC non ha fornito ulteriori dati sulle marche di snack che potrebbero essere coinvolte in questa epidemia, raccomandando a tutti i proprietari di cani di rispettare le norme igieniche di base: lavarsi bene le mani dopo essere entrati a contatto con il cibo e gli snack per animali domestici e evitare, nei limiti del possibile, il contatto con la bocca del loro animale domestico.
Via | People
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