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Cremazione animali: come funziona in Italia?

Come funziona la cremazione degli animali in Italia? Che differenza c'è fra la cremazione collettiva e quella singola?

Cremazione animali: come funziona in Italia?

Non è esattamente facile parlare di cremazione di animali in Italia e questo perché ciascuna Asl potrebbe avere regole e richieste diverse. Cercheremo, dunque, di essere il più generici possibile, ma per sapere esattamente come funziona nella vostra zona conviene chiedere al vostro veterinario. Quando muore un animale domestico, bisogna decidere cosa fare con il corpo. Sono possibili diverse opzioni:

  • seppellire il corpo in un pezzo di proprietà del padrone dell’animale (ma attenzione: non tutte le Asl concedono tale permesso. Inoltre alcune Asl consentono questa procedura solamente se si tratta di morte naturale, mentre se si tratta di morte a seguito di eutanasia, non permettono la tumulazione privata in questa maniera)
  • affidarsi ad apposite ditte che si occupano di cremare gli animali (sia cremazione collettiva che cremazione singola)
  • seppellirli in un cimitero per animali

La maggior parte delle persone, solitamente, opta per la cremazione, vuoi perché non hanno un terreno di proprietà, vuoi perché la relativa Asl non concede il permesso di seppellirli in giardino.

Cremazione animali: procedura

Non scenderemo in macabri dettagli, ma è bene sapere che la cremazione degli animali avviene esclusivamente in centri appositi e autorizzati. Non tutti i centri di cremazione animali offrono la possibilità di cremazione singola con restituzione ceneri: si tratta di un servizio accessorio. Dal punto di vista tecnico, la cremazione degli animali avviene con le stesse modalità di quella umana: l’animale defunto viene messo nell’inceneritore che raggiungerà temperature di 1000 gradi. A differenza dell’uomo, il tempo di cremazione è leggermente minore: si arriva a un massimo di tre ore.

Successivamente si passa alla fase di raffreddamento di circa 6 ore. Finita questa procedura, tutto dipende da che tipo di cremazione si è scelta. Nel caso della cremazione collettiva, le ceneri verranno eliminate secondo quanto previsto dalla legge. Nel caso della cremazione singola, le ceneri verranno riposte in un’apposita urna sigillata, la quale verrà poi consegnata ai proprietari. E’ possibile assistere, con apposita autorizzazione, all’intero processo, ma solo nel caso della cremazione singola.

Differenza fra cremazione collettiva e cremazione singola

La cremazione collettiva è il tipo di cremazione più economica. In questo caso si tratta di grossi inceneritori in cui vengono cremati contemporaneamente più animali, non necessariamente solo da compagnia. Nella cremazione collettiva, infatti, vengono cremati insieme cani, gatti, bovini, cavalli… Questo tipo di cremazione non consente la restituzione delle ceneri. Per legge, infatti, le ceneri della cremazione collettiva vanno smaltite in altro modo.

La cremazione singola, invece, è il tipo di cremazione più costoso. Questo perché prevede l’incenerimento di un singolo animale per volta, con restituzione delle ceneri in apposita urna.

Alcuni centri di cremazione dispongono delle autorizzazione e delle attrezzature sia per la cremazione singola che per quella collettiva. Altri invece, hanno solo l’autorizzazione per quelle collettive.

Quanto costa la cremazione degli animali?

Non esiste un tariffario unico nazionale: ogni centro di cremazione ha le sue tariffe. I prezzi variano molto anche a seconda della città e della regione. In linea generale, una cremazione collettiva costa dai 50 ai 100 euro a capo, mentre una cremazione individuale arriva anche a 200-300 euro. A questi costi vanno poi aggiunti, eventualmente, quelli dell’eutanasia pratica dal veterinario. Nel caso, poi, si volesse optare per una cremazione singola e si scegliessero urne particolari, non standard, potrebbe esserci un sovraprezzo.

Cremazione animali: cosa fare in pratica?

Ma cosa fare in pratica se si sceglie la cremazione? La procedura standard da seguire potrebbe essere:

  1. farsi fare un certificato di morte dal veterinario: soprattutto in caso di cremazione singola, la ditta richiede obbligatoriamente il certificato di morte. Starà al veterinario redarre il certificato di morte a seguito di eutanasia, seguendo le procedure del caso. Nel caso il vostro animale fosse morto da solo e aveste bisogno del certificato di morte, il veterinario potrà scriverlo solamente dopo aver constatato di persona l’effettiva morte dell’animale. Questo vuol dure che dovrete portare il corpo del defunto dal veterinario
  2. sul certificato, solitamente il veterinario segnala anche la procedura che il proprietario richiede per il corpo: smaltimento presso proprio terreno, cremazione tramite ditta o tumulazione in cimitero per animali. A questo proposito segnalo che a molte Asl non basta la richiesta: vogliono che su di essa siano scritti gli estremi dell’autorizzazione sanitaria della ditta prescelta per la cremazione
  3. a questo punto il proprietario porterà il certificato di morte all’Asl: starà ai Servizi Veterinari approvare o meno la metodica scelta. Nel caso abbiate scelto la tumulazione in terreno privato, ma l’Asl non accetti e richieda la cremazione singola o collettiva, non potrete opporvi: l’Asl potrebbe decidere di effettuare dei controlli e richiedervi la ricevuta di avvenuta cremazione
  4. le ditte di cremazione rilasciano, solitamente, un attestato in cui certificano l’avvenuto incenerimento. Non buttate questo documento, perché potrebbe servirvi in caso di controlli dell’Asl
  5. di solito è il veterinario che vi indica quali ditte siano attive nella zona, starà poi a voi scegliere quella presso il quale avvalervi. Chiedete sempre al vostro veterinario quale sia la procedura da seguire nella vostra zona perché varia da Asl a Asl

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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