Uomo non fa curare il proprio cane malato: riceve una multa di 10.000 euro
Un uomo è stato multato per non aver curato il proprio cane malato di tumore e per avergli provocato gravi sofferenze.
Nelle score settimane un uomo è stato condannato a pagare una multa di 10.000 euro per non aver prestato le cure necessarie alla sua cagnolina gravemente malata di tumore alle mammelle. La Cassazione avrebbe confermato la pena per il proprietario del povero animale. L’uomo, originario di Gagliano del Capo (Lecce), è stato infatti accusato di maltrattamento di animali, poiché non ha fatto curare la sua cagnolina nonostante la piccola avesse evidentemente delle pessime condizioni.
Luna, questo è il nome della cagnolina protagonista di questa brutta vicenda, era stata trovata mentre vagava per strada, ed era davvero in pessime condizioni di salute, come ha poi confermato il medico del servizio Veterinario Ausl di Modena. La cagnolina presentava numerosi tumori mammari di grandi dimensioni, ulcerazioni, dermatite, calli da decubito e artrosi.
L’imputato avrebbe cercato di difendersi affermando che, non essendo un veterinario, non poteva sapere quanto fossero gravi le condizioni dell’animale, il quale – a sua detta – sarebbe stato in realtà trattato bene e adeguatamente nutrito. Nel suo ricorso alla sentenza di condanna emessa dalla Corte d’appello di Bologna, l’uomo si giustificava quindi affermando che poteva essere accusato di aver solo trascurato l’animale, non con lo scopo di cagionare sofferenza. Di fronte a questa giustificazione, la Corte Suprema ha però rifiutato il ricorso, sottolineando che, a causa dell’incuria, il cane stava soffrendo molto, e questo era un fatto evidente.
L’assenza di cure deve ritenersi dolosa, intenzionale e non colposa, in quanto la condizione della cagnetta era riscontrabile in maniera evidente
fanno sapere i giudici, i quali hanno anche condannato questa persona a pagare le spese processuali più una somma di 2.500 euro all’associazione animalista Anpana, che si era costituita parte civile per la tutela dell’animale.
via | La Stampa
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