Sicilia: 2 su 4 capodogli morti avevano plastica nello stomaco
Due su quattro capodogli morti e spiaggiati in Sicilia avevano della plastica nello stomaco.
Quello dell’inquinamento causato dalla plastica è un problema gravissimo, che sta portando alla morte di molti animali indifesi, vittime dell’insensato comportamento e dell’insensibilità della razza umana. Nelle scorse settimane sono stati trovati quattro capodogli morti in Sicilia, in due dei quali sono stati ritrovati diversi pezzi di plastica all’interno del loro stomaco.
A renderlo noto sono stati i membri di Greenpeace, che hanno pubblicato le immagini rilevate dai ricercatori del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione (Bca) dell’Università degli Studi di Padova durante le necroscopie condotte sugli ultimi due capodogli che si sono spiaggiati in Sicilia.
In uno degli esemplari – quello trovato a Palermo – sono stati trovati addirittura un pezzo di appendiabiti e un pezzo di plastica dura, mentre molti pezzi di plastica sono stati trovati nel capodoglio spiaggiato a Cefalù.
Gli spiaggiamenti di questi giorni sono una gravissima perdita per nostri mari, se si pensa che i capodogli sono una specie in pericolo di estinzione
fanno sapere i membri di Greenpeace Italia, i quali aggiungono che un quarto esemplare di capodoglio morto sarebbe stato avvistato in mare, ma non sarebbe stato ancora recuperato. I tre spiaggiati erano giovani, e non presentavano evidenti segni sul corpo (che avrebbero fatto pesare a una possibile interazione con reti o barche).
È preoccupante aver trovato, a una prima analisi macroscopica, della plastica nello stomaco di due dei tre animali spiaggiati. A conferma che tale inquinamento è abbondante sul fondo del mare e colpisce per lo più animali giovani.
via | Ansa
Foto da Pixabay