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Quali sono le malattie trasmesse dai gatti?

Parliamo di zoonosi, cioè di malattie che possono essere trasmesse dai gatti all'uomo (e talvolta viceversa).

Quali sono le malattie trasmesse dai gatti?

Spesso i neo proprietari di gatti fanno domande relative alle malattie trasmesse dai gatti all’uomo. A volte specificano meglio e chiedono quali siano le malattie trasmesse dai gatti ai bambini o quali siano le malattie trasmesse dai gatti alle donne incinte. Vi svelo un segreto: sono sempre le stesse. Non esistono malattie trasmesse dai gatti agli umani di una determinata fascia di età o a uno specifico sesso, esistono zoonosi, cioè malattie trasmesse dai gatti all’uomo. Alcune di queste malattie è più facile che siano trasmesse dai gatti randagi, per altre, invece, non ha importanza che si tratti di un gatto domestico o di uno randagio. Vale sempre anche la pena di fare una precisazione: affinché il gatto possa trasmettere una malattia all’uomo, il gatto deve essere malato o portatore a sua volta. Non basta guardare un gatto qualsiasi perché queste malattie vengano automaticamente trasmesse. Se il gatto non è malato a sua volta o non è portatore, non può trasmetterle.

Altra precisazione: i vaccini. Molte persone chiedono che il gatto sia vaccinato perché hanno paura per la loro salute, quella dei bambini… Ecco, le vaccinazioni del gatto sono fatte per proteggere il gatto, in quanto le tre malattie vaccinali classiche dei gatti, Herpesvirus, Calicivirus e Panleucopenia felina, sono contagiose solamente per altri gatti. Diverso sarebbe il discorso per quanto riguarda le malattie dei cani: in questo caso la Leptospirosi è un pericolo reale anche per l’uomo.

Malattie trasmesse dai gatti: funghi o tigna

Se un gatto ha la tigna o è anche solo portatore asintomatico del fungo, ecco che potrebbe trasmetterla anche all’uomo. Della tigna abbiamo già parlato in passato, qui vi ricordiamo che sì, è una zoonosi, quindi il gatto può trasmettercela. Tuttavia anche noi, se abbiamo un fungo, possiamo trasmetterlo al gatto.

La rogna del gatto

La rogna sarcoptica del gatto e la rogna notoedrica possono essere facilmente trasmesse non solo agli umani, ma anche ad altri animali. Tuttavia non essendo noi gli ospiti preferenziali per questo tipo di rogna, non sviluppiamo gli stessi sintomi del gatto, quindi niente croste, ma solo una dermatite molto pruriginosa. Il problema è che potremmo trasmetterla anche ad altre persone.

Pulci, zecche e pidocchi?

Per i pidocchi state tranquilli: sono specie-specifici, il che vuol dire che i pidocchi del gatto sono contagiosi solo per altri gatti. Se avete in casa qualche essere umano con i pidocchi, non date la colpa al gatto: l’untore va cercato fra altri esseri umani.

Pulci e zecche tecnicamente possono salire anche sugli esseri umani, ma se in casa c’è il gatto tendenzialmente stanno sul gatto. Questo spiega perché sia importante applicare regolarmente gli antipulci a cani e gatti.

Attenzione, invece, alla Cheyletiella: anche questo parassita esterno può essere trasmesso dal gato e provoca dermatite pruriginosa con forfora.

Parassiti intestinali e zoonosi nel gatto

Tecnicamente ci sono alcuni parassiti intestinali del gatto che possono rappresentare delle zoonosi per l’uomo, ma solo in determinate circostanze. Partiamo dagli Ascaridi: toccando le feci infestate dalle uova o anche solo terriccio contaminato e portandosi le mani in bocca senza essersele lavate, ecco che c’è il rischio di sviluppare la sindrome da larva migrans viscerale con localizzazione al fegato, polmone, cervello e occhio. Per quanto riguarda gli Ancylostomi, invece, le larve presenti nel terriccio possono penetrare nella pelle provocando la sindrome da larva migrans cutanea.

E per la tenia? Tecnicamente quella più diffusa è la Dipylidium caninum, quella trasmessa dalle pulci. Se accidentalmente ingeriamo una pulce infestata, potremmo svilupparla anche noi. Possibilità di trasmissione anche della Giardia, ma sempre con la solita metodica del toccare le feci di un gatto infetto a mani nude e mettersi le mani così sporche in bocca. C’è anche la possibilità di trasmissione tramite terriccio infetto.

Citiamo anche le infezioni da Cryptosporidium e da Salmonella, sempre trasmesse tramite contatto con feci infette.

Toxoplasmosi: gatto sì o no?

Ne abbiamo già parlato abbastanza: la Toxoplasmosi è sì una zoonosi per l’uomo, ma la via di trasmissione tramite il gatto non è certo quella più frequente. Prima di tutto bisogna avere un gatto che sia malato in quel momento e che sia eliminatore, cosa che solitamente succede per 15-20 giorni nell’arco della sua vita: poi diventa immune (salvo riacutizzazioni in gatti immunodepressi). A questo punto dobbiamo lasciare le feci a sporulare per benino nella lettiera calda e umida per almeno 24 ore, poi toccare le feci infestanti a mani nude e metterci le mani così sporche in bocca. Direi abbastanza improbabile.

Più facile l’infezione da Toxoplamosi tramite terriccio contaminato, salumi, carne cruda, verdure crude o latte crudo.

Malattia da graffio del gatto: zoonosi

Fra le malattie trasmesse dai gatti all’uomo annoveriamo anche la malattia da graffio del gatto, nota anche come malattia da graffio e da morso o come Cat Scratch Disease. E’ una malattia provocata dalla Bartonella henselae. Il problema, in questo caso, essendo un germe che viene diffuso tramite le pulci, non sono tanto i gatti (gatto che vive solo in casa, protetto correttamente con l’antipulci difficilmente potrà trasmettere la malattia) il vero problema, quanto le pulci che infestano il gatto.

Rabbia, ma non c’è in Italia

Citiamo per completezza anche la Rabbia, ma la malattia non c’è in Italia. La Rabbia può essere trasmessa da tutti gli animali a sangue caldo, gatto e uomo inclusi.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

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