Petsblog Animali selvatici Scoperto il segreto del manto della zebra

Scoperto il segreto del manto della zebra

Un nuovo studio rivela qual è il segreto alla base del tipico colore bianco e nero delle zebre.

Scoperto il segreto del manto della zebra

Vi siete mai chiesti come mai le zebre siano a strisce bianche e nere? A rispondere a questa domanda è un nuovo studio pubblicato sulla rivista ‘Plos One‘, dal quale emerge che il manto della zebra avrebbe queste caratteristiche per permettere all’animale di proteggersi dalla puntura di insetti che altrimenti potrebbe risultare mortale. A quanto pare, le righe del manto della zebra servirebbero infatti a confondere i parassiti e gli insetti, che non sarebbero quindi in grado di atterrare sull’animale e di pungerlo.

A giungere a questa conclusione sono stati i membri dell’Università di Bristol e dell’università della California, i quali hanno condotto due esperimenti sul comportamento degli insetti nei confronti dei cavalli domestici e delle zebre.

In un primo esperimento, gli autori hanno constatato che da lontano le strisce non scoraggiano le mosche cavalline ad avvicinarsi all’animale, esattamente come avviene nel caso dei cavalli, ma una volta giunti in prossimità della zebra, i tafani non riescono ad atterrare comodamente (cosa che avviene invece quando gli obiettivi sono i cavalli). Questo perché, quando cercano di atterrare sulla zebra, gli insetti finiscono per sbatterle contro senza riuscire a colpirla.

Ma qual è la causa di questo fenomeno? La risposta arriva grazie al secondo test, dal quale emerge che è proprio il caratteristico colore dell’animale a rendere difficoltose le “manovre di atterraggio” per gli insetti. Il secondo esperimento è stato infatti condotto sui cavalli, i quali sono stati coperti con dei mantelli bianchi, neri o striati. Esaminando il comportamento degli insetti, gli esperti hanno scoperto che, rispetto a quando il cavallo aveva un colore unico, quando era zebrato si registrava un numero significativamente inferiore di tafani in grado di atterrargli sopra e di pungerlo.

Gli esperti concludono che, probabilmente, questo effetto è dovuto al fatto che le strisce confondono la visuale dei tafani durante le fasi di avvicinamento all’animale.

via | AdnKronos
Foto da Pixabay

Seguici anche sui canali social

Ti potrebbe interessare