Petsblog Cani Razze Cardiomiopatia dilatativa nel Dobermann: quali esami fare a scopo preventivo?

Cardiomiopatia dilatativa nel Dobermann: quali esami fare a scopo preventivo?

Ecco quali esami fare per scoprire precocemente forme di cardiomiopatia dilatativa nei Dobermann.

Cardiomiopatia dilatativa nel Dobermann: quali esami fare a scopo preventivo?

Guarda la galleria: Dobermann

Una patologia cardiaca di frequente riscontro dei Dobermann (ma non solo), è la cardiomiopatia dilatativa, malattia il cui acronimo è DCM. Diciamo che si tratta anche della malattia cardiaca più frequente nei cani di grossa taglia. Il fatto è che nel Dobermann la cardiomiopatia dilatativa è ereditaria ed è anche piuttosto frequente, con un tasso di prevalenza del 58%. Ecco dunque che l’articolo voluto dalla European Society for Veterinary Cardiology dal titolo “European Society of Veterinary Cardiology screening guidelines for dilated cardiomyopathy in Doberman Pinschers”, Wess G, Domenech O, Dukes-McEwan J, Häggström J, Gordon S. J Vet Cardiol. 2017 Sep 28 ha voluto riassumere le linee guida necessarie per lo screening precoce della cardiomiopatia dilatativa nel Doberman.

Cardiomiopatia dilatativa nel Dobermann: come fare diagnosi?

Ovviamente si intende come fare diagnosi prima che il cuore scompensi e cominci a dare problemi, quindi si tratta di diagnosi preventiva. Secondo questo recente studio, bisognerebbe cominciare già dai 3 anni di età del cane a pensare a controllare il cuore del nostro Dobermann. Come? Tramite visita cardiologica, ecocardiografia e anche Holter.

Inoltre lo studio ha sottolineato una cosa importante: questo screening di controllo andrebbe effettuato una volta all’anno. E questo perché un solo esame fatto una volta non ci può escludere che magari fra qualche anno o il prossimo anno il cane sviluppi la cardiomiopatia dilatativa. Gli esami ti possono dire se adesso il cane ha o non ha la malattia, non se l’avrà o non l’avrà fra 2, 5, 7 anni.

L’esame più importante rimane comunque l’ecocardiografia, seguito a ruota dall’Holter. Indicazioni vengono date sia dal volume del ventricolo sinistro sia dal numero di complessi ventricolari prematuri calcolati in 24 ore. Se meno di 50 complessi sono normali nei Dobermann, se questi aumento a più di 300 in 24 ore o due misurazioni consecutive nel medesimo anno mostrano dai 50 ai 300 complessi, ecco che vuol dire che il vostro Dobermann ha una forma di cardiomiopatia dilatativa occulta (quella che in pratica non ti dà sintomi evidenti, ma che porta i cani a morte improvvisa) anche se all’ecocardiografia fosse tutto normale.

Altri test consigliati sono quelli dei marker cardiaci come la Troponina 1 e l’elettrocardiogramma fatto per almeno 5 minuti a riposo (anche se l’Holter durando 24 ore è più indicativo).

Cosa vuol dire?

Tutto ciò vuol dire che se decido di prendere un Dobermann (o altra razza in cui la cardiomiopatia dilatativa è frequente), devo anche mettere in conto di dover effettuare dei controlli periodici per il cuore, anche in assenza di sintomi evidenti rilevabili dal veterinario durante normale visita clinica (soffi e aritmie). Questo perché le forme di DCM occulta sono possibili e o le si va a cercare tramite questi esami o quando si manifestano portano a morte il cane senza nessun segno premonitore.

Altra utilità è anche quella di escludere i cani malati dalla riproduzione. Questo perché la patologia nei Dobermann è ereditaria.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | iStock

Via | Journal of Veterinary Cardiology

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