Coronavirus, allarme in Danimarca: Governo annuncia abbattimento di 1 milione di visoni
La Danimarca annuncia l’abbattimento di circa 1 milione di visoni: ecco cosa spiegano i membri della LAV.
In Danimarca è emergenza coronavirus, e per arginare il problema, il Governo potrebbe provvedere all’abbattimento di un milione di visoni, attualmente costretti a vivere negli allevamenti di pellicce. Proprio in questi crudeli luoghi sono state infatti scoperte delle nuove infezioni da coronavirus tra gli animali. La Danimarca è considerata il più grande allevatore mondiale di questi mammiferi, che vengono uccisi per la produzione di capi di abbigliamento.
Gli allevamenti in cui sono stati rilevati dei focolai di Covid-19 sono decine, per un totale di un milione di visoni che saranno presto abbattuti per arginare il rischio di un’ulteriore diffusione della malattia.
Il Ministro dell’Agricoltura, Mogens Jensen, e l’epidemiologo Kåre Mølbak (Direttore dell’SSI – State Serum Institute, per la prevenzione di malattie infettive) hanno spiegato nei giorni scorsi che sin dal mese di giugno in Danimarca sono stati registrati 41 focolai di SARS-CoV-2 negli allevamenti di visoni, e che proprio coloro che lavorano in questo settore sono stati esposti maggiormente alla malattia.
È più pericoloso essere un allevatore di visoni che essere impiegato nel sistema sanitario. Un rischio (quello della infezione da Sars-CoV-2) probabilmente dovuto alla grande quantità di polvere che si forma negli allevamenti e che trasporta il virus, e che non è invece presente negli ospedali dove è possibile avere migliori standard igienici,
hanno spiegato gli esperti. Di fronte all’inefficacia delle rigide regole anti-contagio registrata negli allevamenti in Danimarca, il Governo sarebbe dunque giunto alla decisione di abbattere non solo i visoni presenti negli allevamenti-focolaio, ma anche quelli che non sono stati colpiti dalla malattia, arrivando all’abbattimento di un numero esorbitante di animali innocenti.
Coronavirus in Danimarca: l’appello della LAV
Dal canto suo la LAV vuole ricordare che anche in Italia, e soprattutto in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Abruzzo, vi sono degli allevamenti di visoni, dove un numero complessivo di 60.000 animali vivono stipati in piccole gabbie, nelle più scarse condizioni igienico-sanitarie:
Ogni allevamento di visoni costituisce un possibile serbatoio del virus SARS-CoV-2 con conseguente rischio di trasmissione secondaria nell’uomo. Un virus potenzialmente più pericoloso, dato che, come dimostrato da recenti studi scientifici condotti in allevamenti olandesi con visoni infetti, le condizioni di allevamento intensivo (con migliaia di animali ammassati in piccoli spazi) favoriscono una riproduzione più rapida ed efficiente del virus,con mutazioni ogni due settimane,
ha spiegato Simone Pavesi, Responsabile LAV, Area Moda Animal Free, che aggiunge come dal mese di aprile la LAV stia facendo presente al Ministro della Salute Roberto Speranza l’enorme rischio che tali allevamenti comportano, anche in Italia.
Ancora una volta ci appelliamo al Ministro Speranza per chiedere di vietare definitivamente l’inutile e pericoloso allevamento di visoni e di ogni altro animale per la produzione di pellicce!
Se volete appoggiare questa iniziativa, aderite alla campagna #NONCOMEPRIMA.