Chi sono i santi protettori degli animali?
Oltre a San Francesco d'Assisi e a Sant'Antonio Abate, quali sono i santi protettori degli animali?
Vi siete mai chiesti chi sono i santi protettori degli animali? San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio Abate li conosciamo tutti, tuttavia ci sono anche altri santi protettori degli animali. Il fatto che gli animali abbiamo dei santi patroni deriva dalle antiche tradizioni agro-pastorali, che fusero le loro usanze con quelle cristiane. Molti dei santi cattolici protettori degli animali hanno forti assonanze con l’animale protetto. Pensiamo, per esempio, a San Gallo, protettore dei gallinacei. Inoltre, in alcuni casi, il patronato dipende da leggende associate a quel determinato santo: Sant’Ambrogio è diventato il patrono delle api perché quando era neonato delle api gli si posarono sulle labbra.
I santi protettori degli animali: chi sono?
Questi sono i santi protettori degli animali:
- San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio Abate: animali in generale
- Santa Brigida d’Irlnda e Santa Farailde di Gand: animali da cortile
- Sant’Ambrogio e San Bernardo da Chiaravalle: api
- San Giobbe: bachi da seta
- San Cornelio e San Colmano di Stockerau: bovini
- San Vito e San Rocco: cani
- San Marcello, San Martino di Tours, Sant’Antonio Abate, San Giorgio, Sant’Eligio, Sant’Alor di Quimper: cavalli
- Santa Colomba: colombi
- San Gallo e Santa Farailde di Gand: gallinacei
- Santa Gertrude di Nivelles: gatti
- San Gilda e Sant’Antonio Abate: maiali
- San Gerardo Maiella: muli
- San Martino di Tours: oche
- San Biagio: uccelli
I santi protettori dagli animali: chi sono?
Ci sono poi anche dei santi che ci proteggono da determinati animali o malattie degli animali:
- Santi Abdon e Sennen, Sant’Agostino, Santa Barbara, San Roberto di Matalana, Santi Orenzio e Pazienza di Huesca: animali nocivi
- San Magno di Fussen: animali nocivi per le coltivazioni
- San Defendente, Sant’Ignazio di Loyola, Santa Radegonda: lupi
- San Bovo di Voghera, San Colmano di Stockerau, Santa Berlinda di Meerbeke: malattie dei bovini
- San Colmano di Stockerau: malattie dei cavalli
- San Bellino di Padova, San Vito, Sant’Uberto, Sant’Eleuterio di Arce, San Donnino Martire: malattie dei cani
- San Domenico di Sora, San Foca di Sinope, Sant’Ilario, San Paolo, San Primino, Sant’Uberto, San Volfango, San Donnino Martire: morsi dei rettili
- Santa Gertrude di Nivelles, San Nicasio di Reims, San Martino di Porres, Sant’Ulrico: topi
- San Maudeto di Bretagna: vermi
Perché San Francesco d’Assisi è il santo protettore degli animali?
Abbiamo già parlato in un articolo ad esso dedicato del perché San Francesco d’Assisi sia il santo protettore degli animali. Qui ricordiamo che la tradizione narra che San Francesco abbia sempre avuto un rapporto particolare con gli animali, soprattutto con gli uccelli. La vita di San Francesco è sempre trascorsa in armonia con la natura, rispettando ogni essere vivente. L’intera vita di San Francesco è stata dominata dall’amore per la natura, ivi inclusi gli animali.
Numerose le leggende associate a San Francesco e al suo rapporto con gli animali. La più famosa è, senza ombra di dubbio, quella che lega San Francesco al lupo di Gubbio. Si racconta, infatti, che Gubbio fosse terrorizzata da un lupo ferocissimo. Ma San Francesco, parlando con il lupo, riuscì a placare la sua ferocia, in modo che la pace tornasse nel paese. Altre leggende narrano di San Francesco che salvava gli agnellini destinati al mercato (barattò il suo mantello per questi agnellini), che chiedeva ai pescatori di rigettare in acqua i pesci appena pescati, di una richiesta fatta a delle anatre affinché inseguisse un lupo che aveva rapito un bambino dalla madre, delle prediche fatte in un campo per gli uccelli e delle allodole che cantarono per l’ultima volta insieme a lui il Cantico delle Creature nel momento della sua morte (il 4 ottobre).
Perché Sant’Antonio Abate è il santo protettore degli animali?
Anche Sant’Antonio Abate è considerato il santo protettore degli animali. In particolar modo, mentre San Francesco è considerato il santo patrono di tutti gli animali, Sant’Antonio Abate, solitamente, viene considerato il protettore degli animali domestici. Spesso viene raffigurato con accanto un maiale con un campanellino al collo. La festa di Sant’Antonio è il 17 gennaio e, secondo la tradizione, questa è la notte in cui gli animali possono parlare.
Conosciamo meglio San Vito e San Rocco, santi protettori dei cani
Fra i protettori dei cani, abbiamo San Vito e San Rocco. San Vito viene spesso raffigurato con uno o due cani al guinzaglio. Una leggenda narra che San Vito fosse riuscito a richiamare un branco di cani selvatici che avevano sbranato un bambino: non solo riuscì a fermare e calmare i cani, ma ridiede anche la vita al bambino.
Anche San Rocco viene sempre raffigurato insieme ad un cane, mentre cura un uomo malato di peste. La leggenda vuole che San Rocco fosse un uomo dedito alla cura degli ammalati gravi, capace di inspiegabili guarigioni. Tuttavia Rocco si ammalò anche lui di peste e venne cacciato dalla città. Si rifugiò in una grotta per pregare e l’unico che gli fece compagnia fu un cane. Questo cane gli portò da mangiare tutti i giorni, fino a quando San Rocco non guarì. San Rocco tornò così alla sua missione di guaritore, sempre accompagnato dal fedele cagnolino.
Santa Gertrude di Nivelles, la protettrice dei gatti
Per par condicio, andiamo a conoscere qualcosa di più anche su Santa Gertrude di Nivelles, la protettrice dei gatti. Celebrata il 17 marzo, la leggenda vuole che Santa Gertrude, badessa del monastero, tenesse diversi gatti per dare la caccia ai topi. Questi gatti venivano accuditi con particolare amore da Gertrude, proprio per via delle loro abilità di cacciatori. Questo spiega anche perché Santa Gertrude venisse invocata anche per proteggersi dai topi. Inoltre nell’iconografia tradizionale Santa Gertrude viene raffigurata sia coi gatti che coi topi.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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