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Crollo del ponte di Genova, i cani che hanno aiutato i soccorsi

Ecco la storia dei cani del nucleo cinofilo dei vigili del fuoco dell'Umbria che hanno aiutato i soccorsi durante il crollo del Ponte Morandi a Genova.

Crollo del ponte di Genova, i cani che hanno  aiutato i soccorsi

Fra le storie di soccorsi durante il crollo del Ponte Morandi di Genova, spiccano quelle dei cani del nucleo cinofilo dei vigili del fuoco dell’Umbria. Questi cani eroi si chiamano Kreole, Apo, Derby e Shana: i loro compagni umani hanno raccontato la loro storia nella sede del comando provinciale di Perugia, durante il ragguaglio relativo alle attività svolte a Genova dalle unità cinofile di Perugia e Terni. I proprietari-conduttori dei cani hanno parlato di uno scenario “diverso dal solito”, “molto difficile”, ma anche di un’operazione fondamentale per il lavoro che stanno svolgendo insieme ai loro compagni di vita a quattro zampe.

Crollo del Ponte Morandi a Genova: i cani eroi

I vigili del fuoco dell’Umbria hanno raccontato di aver preso parte alle operazioni di soccorso sin dal pomeriggio del 14 agosto, quando il Ponte Morandi di Genova è crollato. I vigili erano accompagnati dai loro quattro cani da soccorso. Da Perugia erano arrivati il capo squadra Mancinelli con Kreole, una femmina di Bovaro del Bernese e il capo reparto Caira con Apo, un Australian kelpie, mentre da Terni erano arrivato il capo squadra Albertotti con Derby, un Border Collie e il vigile coordinatore Guiso con Jana, un Australian Sheperd. Insieme a loro anche il capo reparto Petrucci.

Si tratta di unità addestrate appositamente per le ricerche in superficie e sotto le macerie, unità cinofile fra l’altro che avevano già collaborato in passato per il terremoto del Centro Italia nel 2016. Le quattro unità cinofile erano state inserite nel programma di soccorso, collaborando con gli altri comandi in turni di sei ore, tenendo sotto controllo l’isola ecologica, la tratta ferroviaria e il fiume Polcevera.

L’ausilio di queste unità cinofile è stato fondamentale per trovare alcune persone, anche se purtroppo avevano perso la vita. I vigili del fuoco hanno così spiegato: “Ci siamo trovati davanti ad una situazione inusuale rispetto alle altre del passato, soprattutto per le grandi masse di cemento presenti, con le ricerche che si alternavano alle lunghe operazioni di scavo fatte con dei mezzi imponenti, così come imponenti erano le macerie”. I vigili del fuoco sono poi stati colpiti anche dal sostegno dei genovesi, che non hanno mai fatto mancare loro acqua e cibo.

Infine i vigili del fuoco dell’Umbria hanno così concluso il loro racconto di quei drammatici giorni: “I nostri sforzi e l’impegno che mettiamo per educare i cani, dopo una fase di addestramento molto dura, sono ripagati dall’eccezionale lavoro che questi fanno sul campo”.

Ecco un’altra foto dei cani eroi di Genova tratta dal profilo Twitter di Maurizio Zuccon:

Foto | Per gentile cortesia di Tuttoggi.info

Via | La Nazione

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