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Cani e umani: le sette regole del capobranco

In una famiglia le regole ci sono per tutti, non solo per i più piccoli. Nel caso di una famiglia con cani, ecco le regole che deve rispettare il capobranco, cioè noi esseri umani.

Cani e umani: le sette regole del capobranco

I cani hanno bisogno del branco, lo abbiamo ripetuto più volte, e, soprattutto, di un capobranco. In una famiglia è importante che il capobranco sia l’umano ed è altrettanto importante che il cane gli riconosca questo ruolo. Le regole di una casa, dunque, valgono per il cane… ma anche per il capobranco. Inoltre, il capobranco deve avere delle regole speciali, diciamo così, che deve rispettare per primo. Vediamole da vicino.

Non si urla e non si colpisce mai il cane né con le mani, né con alcun altro oggetto. La motivazione di questa regola risiede nel fatto che il cane ci deve obbedire per rispetto e non per timore: se lo spaventiamo, invece, otteniamo solo che lui ci tema e nulla vieta che un domani si ribelli a noi. Inoltre, il nostro cane potrebbe anche accettare uno scapaccione da noi, ma, memore di questo, non sappiamo come potrebbe reagire dinanzi a un estraneo che avvicina la sua mano per accarezzarlo…

Non si litiga mai dinanzi a Fido: il nostro cane non deve mai percepire che noi siamo deboli e insicuri (quanto più si grida, tanto più ci si dimostra deboli); Fido, infatti, potrebbe prendere le difese di uno dei due contendenti oppure “approfittare” della situazione e tentare una scalata gerarchica. Per questo stesso motivo non si sgridano i bambini davanti al cane.

Fido non deve avere l’idea che le risorse primarie (la pappa) siano a sua disposizione. Quando date da mangiare al cane, mettetegli la pappa nella ciotola e poi andate via. Se rimanete nei pressi, lui potrebbe pensare che voi state aspettando i suoi avanzi e, in questo modo, lui sale di rango. Inoltre, se gli prestiamo attenzione quando non mangia (Poverino, avrà fame!) lui potrebbe volgere a proprio vantaggio la situazione e “ricattarvi” per avere coccole o per farsi preparare il menù che lui vuole. Lasciategli la pappa a disposizione per mezz’ora: se mangia, va bene; altrimenti togliete la ciotola e gliela date al prossimo pasto. Se il vostro cane è molto dominante, è consigliabile farsi seguire da un esperto per meglio gestire la situazione.

La regola dei saluti. In natura, quando il lupo alfa arriva nel branco, tutti i membri si agitano, leccano l’aria, vocalizzano. Lui però, il lupo dominante, continua per i fatti suoi. È la stessa cosa che succede con i nostri cani: quando torniamo a casa loro ci fanno le feste. Noi, però, dobbiamo ignorarli: non guardarli, non rivolgere loro nemmeno uno sguardo e non sgridarli. Quando si saranno calmati, allora, li si potrà chiamare e fare loro le feste. Regola difficile da mettere in pratica, è vero! Però è necessaria, soprattutto se avete più cani molto festanti e “rumorosi” che accolgono allo stesso modo chiunque si presenti alla porta di casa…

Niente letti e divani, niente sedie, poltrone, panche e tavolini: insomma, niente che posti elevati che consentono al cane una visione ampia del territorio e, per questo motivo, sono riservati ai capi. Stesso discorso vale per le zone centrali della casa, le soglie delle porte di ingresso, i corridoi che portano a stanza importanti. C’è da sottolineare, in ogni caso, che un bravo leader deve capire quando le regole possono essere modificate, soprattutto se ci si trova dinanzi a un cane molto equilibrato, ben socializzato e con scarsa tendenza alla dominanza.

Il capo passa prima: è il capobranco che decide quando si esce, quando si torna, quando si va a caccia o quando ci si riposa. Per questo motivo è il leader che esce per primo e rientra per primo. Gli altri seguono. Ci sono alcuni cani che non tollerano questo modo di fare e, pur di uscire prima di noi dalla porta, sembra che si strozzino. Se il vostro cane è molto determinato a precedervi fate aiutare da un educatore per modificare la situazione.

I giocattoli non sono del cane, ma del capobranco che glieli lascia per giocare: se il cane è aggressivo e molto possessivo a maggior ragione i giochi non gli devono essere lasciati a disposizione ventiquattr’ore su ventiquattro. Decidete voi quando darglieli per giocare e sempre voi stabilite quando toglierli. Qui, naturalmente, dipende anche dal vostro stile di vita: se Fido rimane a casa da solo per molte ore, non è il caso di lasciarlo senza nemmeno un gioco (in questi casi è utile lasciargli giocattoli tipo kong che lo fanno stare impegnato per ore).

Foto | © TM News

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