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Errori da non compiere quando si dà il cibo al gatto

Ecco alcuni comuni errori da non fare quando dobbiamo nutrire il gatto. I gatti sono schizzinosi sul cibo, ma a volte la colpa è anche nostra.

Errori da non compiere quando si dà il cibo al gatto

Se c’è una cosa che i proprietari di gatti sanno bene è quanto possano essere schizzinosi i gatti sul cibo. Apri la scatoletta, la divorano, ma al pasto successivo la rifiutano. Sembrano aver trovato i croccantini della loro vita, ma quando siete a neanche un quarto del pacchetto, cominciano a fare una faccia annoiata e chiedono altri cibi. Senza parlare del cibo casalingo: deve essere freschissimo, anche se conservato adeguatamente in frigo, appena perde un po’ del suo odore, il gatto lo disdegna.

Ecco dunque una serie di errori da non fare quando dobbiamo nutrire il gatto.

1) Pensare che il gatto sia un piccolo cane

Se il cane non mangia, solitamente gli si fa saltare qualche pasto e alla fine cede: capisce che o mangia quello che gli diamo noi e quando lo diciamo noi o non gli arriva niente altro. Il gatto no, il gatto è capace di farsi morire di fame: piuttosto che mangiare, rischia di farsi venire la lipidosi epatica da digiuno eccessivo, ma non ci penserà neanche ad assaggiare quello che ha deciso a priori non essere di suo gradimento

2) Conservate il cibo nel suo imballaggio

E’ fondamentale non togliere il cibo del gatto dal suo imballaggio. Soprattutto le buste dei croccantini, sono state progettate per garantire la freschezza del cibo il più a lungo possibile, ma solo se vi ricordate di chiudere correttamente il pacco. Inoltre avrete sempre a disposizione la data di scadenza, particolarmente importante. E il nome: molto spesso i proprietari trovano il cibo per cui il gatto va matto, cibo che riesce a digerire bene, ma buttano via la confezione e poi non si ricordano il nome. E no, dire al veterinario o al negoziante che quel cibo aveva la confezione bianca, con la scritta nera, un gatto disegnato sopra e le crocchette erano tonde non aiuta a ritrovare il nome della marca

3) Chiudete bene le confezioni

Sia che usiate crocchette, scatolette o cibo casalingo, chiudete sempre bene la confezione per non esporre il cibo al prolungato contatto con l’aria. L’umidità, infatti, degrada più velocemente la qualità degli alimenti e si aumenta il rischio di contaminazioni batteriche e micotossicosi. Inoltre si perde anche la fragranza dell’alimento: gatti e cani più che sul sapore si basano sull’odore del cibo, se questo non è al massimo della sua appetibilità, i gatti più esigenti si rifiuteranno di mangiarlo

4) Non date cibi scaduti

Controllate sempre le date di scadenza degli alimenti commerciali. Somministrare cibi scaduti non è sicuro, potreste incorrere in spiacevoli patologie. E questo vale anche per il cibo casalingo: anche se ben conservato in frigorifero, dopo un paio di giorni andrebbe buttato e rifatto. Non avendo conservanti al suo interno, si rischia di perdere la qualità organolettica dell’alimento e si rischiano contaminazioni batteriche

5) Evitate di esporre il cibo al sole

Cibi per animali lasciati esposti direttamente al sole o a temperature eccessivamente alte (soprattutto per alimenti casalinghi o scatolette già aperte), rischia di degradare più velocemente i cibi con aumentato rischio di contaminazioni batteriche.

6) Non mescolate cibo vecchio con cibo nuovo

La tentazione di mescolare il rimasuglio del cibo vecchio con il pacco nuovo di crocchette è alto, ma non fatelo: c’è sempre il rischio di contaminazioni dietro l’angolo.

7) Non date scatolette rovinate o ammaccate

In questo caso il rischio è che il rivestimento della scatoletta abbia creato delle microfessure da cui potrebbero essere entrati batteri contaminanti. Idem dicasi per scatolette bombate: potrebbero essere così a causa della contaminazione da batteri che producono gas e fermentazioni.

Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | Pixabay

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