Etogramma del gatto: che cos’è e quali comportamenti comprende
Cosa si intende quando si parla di etogramma del gatto? Quali comportamenti comprende?
Etogramma del gatto – Ogni tanto, quando andiamo a parlare di patologie comportamentali nel cane e gatto, avrete notato che utilizziamo il termine etogramma. Oggi andremo dunque a vedere cosa si intende esattamente con la parola etogramma e quali sono alcuni degli aspetti dell’etogramma del gatto che vengono presi in maggior considerazione, anche se a dire il vero l’etogramma del gatto è molto più complesso e articolato di così e comprende tantissimi altri fattori.
Etogramma: che cos’è?
L’etogramma di una specie è l’insieme dei comportamenti tipici e innati di quella determinata specie. E’ importante quando si cerca di capire il comportamento di un gatto, sia normale che anomalo, studiare quale sia il normale etogramma del gatto. Molti dei comportamenti indesiderati dei gatti di cui i proprietari si lamentano fanno infatti parte del normale eterogramma del gatto.
Facciamo un esempio: il gatto che graffia una porta ogni tanto, non ha un disturbo comportamentale. Il comportamento di graffiatura fa parte del normale etogramma del gatto, che poi al proprietario dia fastidio questo comportamento perché rovina la porta è un altro discorso. E infatti in questo caso non si parla di disturbo comportamentale vero e proprio, bensì di comportamenti indesiderati ovvero di comportamenti normali che però danno fastidio all’uomo. Se invece il gatto passa tutta la sua giornata a graffiare porte e mobili e se magari ci sono altri sintomi, ecco che allora è possibile che metta in atto questo comportamento presente nel suo etogramma di specie in maniera eccessiva in quanto c’è una patologia comportamentale sottostante che provoca ansia e frustrazione.
Etogramma nel gatto: i principali comportamenti
Non è questa la sede per indicare tutti i comportamenti presenti nel normale etogramma del gatto, vi indico quelli più comuni per far capire come alcuni comportamenti indesiderati del gatto facciano in realtà parte del suo comportamento e del suo modo normale di comunicare:
- graffiare superfici sia verticali che orizzontali
- marcare con l’urina
- coprire le feci
- comportamento di fuga quando si sente in pericolo
- cacciare le prede
- grooming o pulizia del pelo con la lingua
- il gatto è un animale sociale
- comportamento di allerta: gatto seduto che immobile controlla l’ambiente
- comportamento di riposo: il gatto riposa rilassato per gran parte della giornata, con occhi aperti o chiusi
- ricerca del cibo: il gatto è un animale abituato a procacciarsi il cibo, in questo modo tiene la mente impegnata
Quando si decide di convivere con un gatto, oltre a garantire il suo benessere fisico, dovremmo garantirgli anche il benessere psichico: questo vuol dire capire i comportamenti normali del gatto e cercare là dove possibile di assecondarlo. Per esempio, visto che il gatto in natura passa gran parte della giornata a cercare il cibo e cacciare le prede, in casa possiamo nascondere premietti qua e là in modo che possa divertirsi a trovarli e cacciarli. In questo modo soddisfiamo un suo requisito psichico primario.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | rainerstropek