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Cane e gatto con valori epatici alterati, ma asintomatico: cosa fare?

E' una situazione che capita spesso: cane e gatto con valori epatici alterati, ma del tutto asintomatico. Cosa fare?

Cane e gatto con valori epatici alterati, ma asintomatico: cosa fare?

Capita molto spesso, sia nella pratica ambulatoriale che come richiesta nelle email di Petsblog: cane o gatto che ha fatto degli esami di controllo, ha i valori epatici (soprattutto transaminasi) alterati, ma non ha nessunissimo sintomo. Bisogna preoccuparsi? Che cosa ha in realtà? Bisogna fare comunque terapia? Ecco che allora oggi andremo a parlare di cosa fare quando ho un cane o gatto asintomatico, senza nessun altro segno evidente di malattia e ho le transaminasi alte.

Cane e gatto con transaminasi alte, ma asintomatico

E’ stato notato come anche nel cane e gatto, oltre che nell’uomo, ci sia a volte un aumento delle transaminasi in pazienti del tutto asintomatici e apparentemente sani. Il fatto è che le transaminasi sono aspecifiche, alcuni isoenzimi arrivano da altri tessuti che non sono il fegato, per cui non è necessariamente detto che quella transaminasi alta dipenda da un problema epatico. Poi ricordiamoci anche del fatto che le transaminasi indicano danno epatico, ma non danno indicazioni sulla funzionalità epatica, per quella servono altri esami.

Spesso si nota un aumento dell’ALT e dell’AST che indicano sì danno epatico, ma non sono specifici. Per esempio l’ALT viene ritenuta indicativa se maggiore di due volte i limiti della norma, ma ricordando che il suo ritorno alla normalità dopo un danno acuto avviene anche dopo giorni. Livelli persistenti nel cane possono indicare epatite cronica (con anche alterazioni degli acidi biliari), mentre nei cani giovani indica spesso shunt portosistemico. L’AST può aumentare per danno epatico, ma anche per alterazioni della muscolatura (in questo caso dovrebbe essere alterato anche il CK). Altra considerazione: dopo un danno acuto, l’AST rientra più velocemente, la ALT ci mette anche giorni.

Aumenti dell’ALP sono comuni nel cane, anche qui può dipendere da tanti fattori: fegato, osso, effetto di ormoni, gravidanza. Di solito aumenti nei giovani indica attività ossea, ma anche negli adulti può indicare tumori ossei. Negli adulti di solito indica un problema epatico o ormonale. I cortisonici e gli anticonvulsivanti aumentano sia ALP che GGT. Se aumenta l’ALP, ma non la bilirubina si può anche pensare a un problema alle surrenali. Nei cani anziani ci sono poi forme di epatopatie associate all’aumento dell’ALP. Poi esistono gli aumenti idiopatici come nello Scottish terrier. Aumento solamente dell’ALP può anche indicare tumore epatico.

L’aumento della GGT è associato a problemi al flusso della bile e alla somministrazione di cortisonici nel cane. Nei gatti è un pochino più specifico come indicatore della funzionalità biliare.

Per quanto riguarda la funzionalità epatica normalmente viene valutata con:

  • albumina: se non viene perduta per insufficienza renale o diarrea, se viene introdotta con la dieta, allora un suo abbassamento indica un malfunzionamento epatico
  • bilirubina
  • glucosio
  • azotemia
  • colesterolo
  • tempi di coagulazione
  • acidi biliari

Cane e gatto con transaminasi alte, ma asintomatico: cosa fare?

Tutto questo per dire ancora una volta che l’interpretazione degli esami del sangue non può essere fatta da sola a prescindere dalla sintomatologia e dalle altre evidenze rilevate alla visita clinica, il tutto va sempre contestualizzato. Un singolo valore alterato da solo in un paziente asintomatico non vuol dire nulla.

Se ho una transaminasi alta, ma il cane è asintomatico e a livello ecografico non ci sono anomalie, si può ripetere l’esame dopo un mese (prima non ha senso). Se il valore è rientrato bene, altrimenti si procede con i test per la funzionalità epatica. L’altra alternativa è procedere subito con anche i test per la funzionalità epatica: se sono alterati si procede in quella direzione. Se sono normali con transaminasi alte allora comunque si procede con terapia antibiotica e/o epatoprotettori e si rivaluta dopo un mese.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | ifl

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