Vomito nel cane e gatto: fasi e conseguenze
Torniamo a parlare di vomito nel cane e gatto, questa volta approfondiamo fasi del vomito e sue conseguenze.
Vomito nel cane e gatto – Oggi parliamo del vomito da un altro punto di vista, andando a vedere quali siano le fasi e le conseguenze. In generale il vomito è un sintomo, non una malattia. Questo vuol dire che se un singolo vomito senza altri sintomi può essere trattato dal punto di vista sintomatico, vomiti ripetuti o singolo con altri singomi vanno indagati più nello specifico in quanto può essere provocato da diverse malattie che colpiscono anche diversi organi, il che rende la diagnosi non sempre facile e immediata. Il vomito è un segno clinico molto frequente in cani e gatti.
Vomito nel cane e gatto: le principali fasi
Tecnicamente il vomito nasce come un meccanismo di protezione messo in atto dall’organismo per eliminare tossine o altre sostanze potenzialmente pericolose, sostanze che possono essere ingerite direttamente per via orale o che possono trovarsi a livello ematico (vedi per esempio il vomito da iperazotemia).
Il vomito si configura come un’espulsione forzata del contenuto dello stomaco, sia esso cibo o meno. Sono tre le fasi del vomito:
- nausea: è la fase che precede i conati e il vomito vero e proprio, spesso come altri sintomi riconosce anche l’anoressia, gli sbadigli frequenti, il leccamento ripetuto delle labbra, la depressione e anche tremori muscolari. Progressivamente aumenta la produzione della saliva (è molto ricca di bicarbonato che serve a neutralizzare i succhi gastrici che a breve risaliranno dallo stomaco) e intanto lo sfintere esofageo si rilassa. Intanto aumenta la motilità della muscolatura dell’esofago, aumenta anche la motilità retrograda del piccolo intestino e il contenuto dello stomaco passa da questa sede all’esofago
- conati: si tratta di contrazioni forzate combinate di muscoli addominali e diaframma che servono per provocare pressione intratoracica negativa con pressione addominale positiva, il che aiuta a spostare il contenuto dello stomaco da qui all’esofago
- vomito: è la fase espulsiva vera e propria
Di solito quando il vomito transita in faringe, la glottide viene chiusa e la respirazione viene inibita, il tutto per evitare che materiale dallo stomaco vada nei polmoni provocando broncopolmonite ab ingestis. Cosa che non succede durante l’anestesia nel quale questo meccanismo è inibito, ecco perché si richiede il digiuno pre-operatorio per evitare vomito e successivo rischio di broncopolmonite ab ingestis. Altro dettaglio: i conati non ci sono nel rigurgito.
Vomito nel cane e gatto: quali sono le conseguenze?
Queste sono le principali conseguenze del vomito nel cane e gatto:
- disidratazione
- perdita degli elettroliti
- variazioni dell’emogasanalisi
- polmonite ab ingestis
- perdita di cloro con conseguente alcalosi metabolica ipocloremica e ipopotassiemia
- rara l’acidosi metabolica a causa della perdita di acidi biliari e bicarbonato
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