Le trasfusioni di sangue non servono per curare tutte le malattie e avvelenamenti
Precisiamo una cosa: le trasfusioni di sangue non servono per curare tutte le malattie ed avvelenamenti.
Trasfusioni di sangue – L’idea per scrivere questo post mi è venuta a seguito di alcuni episodi accaduti nel corso della vita ambulatoriale. Complice probabilmente una scarsa conoscenza della medicina da parte di alcuni proprietari, ecco che invariabilmente quando gli viene detto che il cane o il gatto è avvelenato ti dicono “Ma perché non gli fate una trasfusione?”. Oppure quando gli viene detto che il cane ha una qualsiasi malattia (a voi la scelta) ti dicono sempre “Ma perché non gli fate una trasfusione?”. Capiamoci bene: non è che le trasfusioni sono la panacea per ogni male e avvelenamento, se il pet non ne ha bisogno non ha senso farla.
Trasfusioni di sangue per curare gli avvelenamenti?
Probabilmente c’è un po’ di confusione in materia. La trasfusione di sangue ha senso se il cane o il gatto è avvelenato dal veleno per topi o rodenticidi, veleno anticoagulante che provoca emorragie. In tal senso se l’avvelenamento è avanzato perché il proprietario non si è accorto subito dei sintomi o perché come al solito ha aspettato di vedere come andava (se aspettava ancora un po’ il cane era morto), se l’ematocrito è molto basso allora sì che ha senso fare la trasfusione.
Ma questo è valido solamente per l’avvelenamento da rodenticidi, in tutti gli altri avvelenamenti non servirebbe a niente e sarebbe anche controproducente. Il cane è avvelenato da organofosforici? Gli servono farmaci per bloccare le convulsioni, non certo altri globuli rossi dati con una trasfusione.
Trasfusioni di sangue per curare tutte le malattie?
Se c’è l’ematocrito basso per un’emorragia imponente, allora può avere senso fare una trasfusione a patto di aver bloccato l’emorragia, altrimenti tutto il sangue trasfuso andrà perso. Trasfusione di plasma o piastrine la si fa in determinate e specifiche malattie, ma non è che si debba fare una trasfusione per ogni singola malattia.
Bisogna anche considerare lo stato del midollo osseo: se ho un midollo osseo che per svariati motivi non ha più precursori dei globuli rossi (tumori, fibrosi…), allora fare una trasfusione serve temporaneamente, ma se poi il midollo non ha possibilità di ripartire non è che si può far sopravvivere a vita il cane o il gatto con le trasfusioni. Anche perché bisogna ricordare che il cane non ha isoanticorpi naturali, quindi con la prima trasfusione non succede nulla, ma con la seconda bisognerà valutare i gruppi sanguigni pena reazioni emolitiche. Mentre il gatto li ha questi isoanticorpi e quindi prima di pensare a trasfusioni bisogna valutare il gruppo sanguigno di donatore e ricevente.
Lo so che nei telefilme nei film fanno vedere che fanno trasfusioni di continuo, ma quella è finzione cinematografica, non è la realtà.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | bambe1964