Lussazione atlanto-epistrofea nel gatto: cause, sintomi e terapia
Vediamo cause, sintomi, diagnosi e terapia della lussazione atlanto-epistrofea nel gatto.
Lussazione atlanto-epistrofea nel gatto – Diciamo che siamo abituati a parlare di lussazione atlanto-epistrofea nel cane (potreste trovarla indicata anche col nome di lussazione atlanto-assiale), tuttavia anche nel gatto sono stati riferiti alcuni casi. Riassumendo molto, la lussazione e la sublussazione atlanto-epistrofea provocano compressione del midollo spinale con lacerazione del legamento dorsale e frattura del dente dell’epistrofeo. A dire il vero a volte si pensa a forme di agenesia del dente dell’epistrofeo o forme di degenerazione negli animali giovani che ne causano l’ipoplasia.
Lussazione atlanto-epistrofea nel gatto: cause e diagnosi
A volte in associazione con la lussazione atlanto-epistrofea si sono viste anche malformazioni occipitali, dell’atlante e dell’epistrofeo con deformità congenite delle vertebre cervicali con assenza di condili occipitali, fusione dell’atlante con l’epistrofeo e ipoplasia dell’atlante, dell’epistrofeo e del dente dell’epistrofeo.
Non è detto che i sintomi si vedano subito dopo la nascita, a volte compaiono anche mesi dopo, dipende da quanto rimane integro il legamento dorsale. I sintomi di compressione del midollo spinale cervicale variano a seconda del grado di lussazione:
- rigidità del collo
- dolore al movimento
- tetraparesi
- atassia
- tetraplegia
- deficit dei nervi cranici (solo se l’emorragia e l’edema da grave danno al midollo spinale raggiunge il midollo caudale)
Questi sintomi possono manifestarsi in maniera acuta o svilupparsi lentamente nell’arco di mesi.
Lussazione atlanto-epistrofea del gatto: diagnosi e terapia
La diagnosi di lussazione atlanto-epistrofea nel gatto dipende dal sospetto durante la visita clinica, seguita da visita specialistica con veterinario neurologo/ortopedico e da radiografie, TC e mielografia. Attenzione però: la manipolazione chirurgica di animali con questa problematica possono provocare arresto cardiorespiratorio.
La terapia medica prevede di seguire i medesimi protocolli che si seguono per i traumi del midollo spinale. Collo e testa andrebbero immobilizzati, mentre è richiesto il riposo in gabbia per minimo sei settimane. Questo per le forme lievi. Altrimenti purtroppo non c’è scelta: la terapia medica nelle forme gravi non serve a molto, ci va la chirurgia tramite stabilizzazione vertebrale, con tutti i rischi di un intervento simile.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | magnusbrath