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Cane, richieste di attenzione, autotraumatismo e finte zoppie

Ci sono cani che a causa di disturbi comportamentali e educativi fingono zoppie o si autotraumatizzano per richiedere attenzioni al proprietario.

Cane, richieste di attenzione, autotraumatismo e finte zoppie

Cani, autotraumatismo e finte zoppie – Ci sono cani che a causa di malattie comportamentali o problemi educativi di base fingono zoppie o atteggiamenti anomali, fino ad arrivare ad autotraumatizzarsi. Il tutto con lo scopo di richiedere attenzioni al loro proprietario. Non cadete però nell’errore di trascurare determinati sintomi: se il cane zoppica, è più probabile che lo faccia per un problema osteoarticolare piuttosto che per un disturbo comportamentale. Solo in alcuni casi, dopo aver escluso tutte le patologie fisiche, si prende in considerazione il problema comportamentale. Non viceversa.

Il cane si comporta in base a ciò che noi gli insegniamo

I cani sono bravissimi ad imparare a comportarsi basandosi su ciò che noi gli stiamo inconsciamente insegnando. Inoltre i cani sono altrettanto bravi ad adeguarsi a tutte le situazioni che gli provocano vantaggi. Facciamo un esempio pratico. Cane con una malattia qualsiasi che viene ipercoccolato da un proprietario ansioso. Proprietario che al posto di tirare su di morale il cane, riversa su di lui tutta la sua ansia e frustrazione e che passa tutto il giorno a dirgli: “Poverino, stai male, chissà quanto soffri”.

A queste frasi di solito seguono le solite carezze consolatorie (nessuno che si prenda mai la briga di leggere qualche libro sul comportamento sui cani e che capisca che le carezze premiano il comportamento di quel momento, anche quello sbagliato), magari un premietto in cibo ed ecco che nel cane scatta un meccanismo semplice: io faccio la vittima, piagnucolo un po’ ed ottengo cibo, attenzioni e coccole. Allora lo faccio sempre, anche quando non sono malato.

Questo atteggiamento è lo stesso che si ritrova nei cani che soffrono di autotraumatismo, che si mordicchiano ossessivamente le zampe o la coda: hanno imparato che così facendo ottengono attenzioni da parte nostra. Perché è questo quello che gli abbiamo insegnato.

Il cane e le zoppie da problemi comportamentali

A volte ci sono cani che continuano a zoppicare o lamentarsi anche dopo l’effettiva guarigione. E questo perché hanno imparato che così facendo ottengono quelle attenzioni che volevano. O che così facendo si annoiano di meno. Una volta che il veterinario avrà stabilito la guarigione clinica e l’assenza di problemi fisici, rimarrà da rivalutare il discorso comportamentale.

Per cambiare il comportamento del cane, la prima cosa da fare è cambiare il nostro atteggiamento nei suoi confronti. Siamo noi i primi ad aver sbagliato, il cane ha solo fatto ciò che gli si richiedeva di fare. Finché non si entra in quest’ottica e in quella che è necessario il supporto di un veterinario comportamentalista o un educatore cinofilo per risolvere ciò che non si è in grado di risolvere da soli, allora il cane non riuscirà a cambiare atteggiamento.

La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

Foto | kallegustafsson

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