Malattie ossessivo-compulsive nel cane: le più frequenti
Quali sono le malattie comportamentali ossessivo-compulsive più frequenti nel cane? Eccole.
Malattie ossessivo-compulsive nel cane – I disturbi comportamentali di tipo ossessivo-compulsivo nel cane, noti anche come stereotipie o con l’acronimo di OCD (da non confondere con l’acronimo omonimo che indica l’osteocondrite dissecante), sono malattie abbastanza comuni del cane. Sono diverse le aree del cervello coinvolte in queste malattie, si va dalla corteccia frontale ai gangli basali, passando per il talamo e l’amigdala. Nei cani si è notata una bassa attività del recettore 5-HT nei disordini di tipo compulsivo, così come anomalie a carico della dopamina.
Malattie ossessivo-compulsive nel cane: cause e tipi
Le malattie ossessivo-compulsive nel cane possono essere scatenate da:
- svezzamento precoce
- ansia da separazione
- pseudogravidanza
- fobie
- traumi fisici o psicologici
- traumi giovanili
Inoltre le malattie ossessivo-compulsive non sembrano essere legate con la mancanza di addestramento, di stimoli dell’ambiente in cui il cane vive o l’isolamento sociale. Pare poi che colpiscano maggiormente i cani maschi interi.
Le principali manifestazioni delle malattie ossessivo-compulsive nel cane sono:
- pica: il cane mangia o mastica elementi non alimentari. Rarissimamente provocata da carenze nutrizionali, di solito indica stereotipia. Rientrano in questo caso la coprofagia e i cani che succhiano o mordono lana, coperte, zone del corpo, giochini… Di solito indica forti stati di noia
- cane che cerca di acchiapparsi la coda
- leccamento ripetuto di zone del corpo
- il cane che dà la caccia a mosche invisibili
- il freezing
- l’inseguire luci o ombre
- la continua stimolazione della zona genitale
Si tratta di solito di forme esagerate di comportamenti normali che riguardano la sfera della locomozione, della predazione o dell’alimentazione. Stress o ansia portato a queste forme di stereotipia.
Malattie ossessivo-compulsive nel cane: cosa fare?
Quando dico che per diagnosticare un disturbo comportamentale ci va una consulenza con un veterinario comportamentalista mi riferisco a questo: il proprietario vede solo il problema finale, il cane che si acchiappa ossessivamente la coda fino a crearsi lesioni e vuole il rimedio immediato affinché il cane smetta di attuare questo comportamento all’istante. Quello che molti proprietari non capiscono è che quello che vedono loro è solo la punta dell’iceberg: alla base c’è un qualche disturbo ossessivo-compulsivo legato magari a sua volta a forme di stress, ansia, fobie, scarsa stimolazione psicologica, gestione errata, forme di ansia da separazione… Se non si capisce e si evidenziano tutti i problemi presenti la terapia comportamentale non potrà mai funzionare.
Per farvi un esempio: è come se un cane venisse portato dal veterinario perché mangia di meno ed è un po’ dimagrito. Il proprietario è convinto che tutto dipenda dal tartaro che ha in bocca. Ma questo è quello che vede il proprietario, la punta dell’iceberg. Quello che vede il veterinario (e che poi scopre) è che sì il cane ha tartaro e fastidio in bocca, ma in realtà c’è anche un’insufficienza cardiaca di base e un tumore al fegato con lesioni anche alla milza. Il proprietario tutte queste cose non le aveva né viste né sospettate e se ci si fosse fermati a quello che diceva lui (il tartaro) non si sarebbe raggiunto il vero motivo per cui il cane mangiava di meno e dimagriva.
Ricordate che una volta strutturate è difficile mandare via queste forme di stereotipia. Starà al vostro veterinario comportamentalista stabilire opportune combinazioni di terapia rieducativo-cognitiva, arricchimento ambientale, stimolazione mentale, esercizio fisico e farmaci per fare uscire il cane da questo loop.
La diagnosi differenziale viene effettuata nei confronti di:
- polifagia da altre malattie
- polidipsia psicogena
- diabete insipido
- policitemia (provoca pica)
- anemia (provoca pica)
- dermatite acrale da leccamento
- dermatite acrale con automutilazione da neuropatie
- ipotiroidismo
- shunt porto-sistemico (provoca pica)
- leucemia linfocitica (provoca pica)
- convulsioni
- Rabbia (che non c’è in Italia)
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | dahlstroms