Malattie comportamentali del cane e gatto: non si curano via email
Ribadiamo ancora una volta un concetto: le malattie comportamentali del cane e del gatto non si curano via email.
Malattie comportamentali del cane e gatto – A seguito di numero email e messaggi pervenuti sulla posta e sulla pagina Facebook di Petsblog, dobbiamo ancora una volta ribadire un concetto: le malattie comportamentali del cane e gatto non si possono curare email. Toglietevi dalla testa le vostre convinzioni secondo le quali le patologie comportamentali del cane o del gatto possano essere curate con due o tre consigli dati via email, le cose non funzionano così. E non perché uno non vuole aiutarvi, ma semplicemente perché non stiamo parlando di una ricetta. Non si tratta di sapere se un cucchiaio di zucchero nella torta sia troppo o poco, a questa domanda si può rispondere via email. Ma stabilire la causa di una patologia comportamentale via email, senza visitare il cane e vedere il suo rapporto con gli altri animali, con i proprietari, le persone e l’ambiente è impossibile.
Malattie comportamentali del cane e gatto: problemi di diagnosi
Di solito l’email tipica che arriva è questa “Il mio cane/gatto ha questo problema/questa malattia comportamentale, ditemi cosa fare per farla passare”. Certo signora, aggiungete un cucchiaio di zucchero e un pizzico di cannella e la torta è pronta. Francamente a volte mi verrebbe voglia di rispondere così. Invece no, pazientemente si spiega come funziona la medicina comportamentale, perché non è possibile una diagnosi e una terapia online, viene indicato come sia corretto procedere e per tutta risposta ottieni risposte stizzite di persone che pensano che le malattie comportamentali si risolvano con due o tre consigli e che tu non voglia darglieli.
Prima di tutto un minimo di educazione: chiedi una cosa, la risposta ottenuta non ti soddisfa (possibile), rispondi con cortesia e non insulti chi evidentemente ha cercato di spiegarti in maniera corretta e cortese cosa si doveva fare. La risposta non ti piace? Pazienza, non è un buon motivo per insultare o fare gli offesi, a me non piaceva la tua domanda, ma sono stata comunque cortese.
In una società civile simili norme di comportamento dovrebbero essere scontate, ma il popolo dei leoni da tastiera a quanto pare è convinto che l’arroganza sia un diritto.
Detto questo, diagnosticare un problema comportamentale richiede una visita, esattamente come quando si deve diagnosticare la causa della diarrea, di un vomito, di una tosse… Forse che voi mandate un’email al vostro meccanico dicendogli “La macchina fa quel rumorino, tic toc, secondo me ha un problema al cambio, mi dici cosa fare per aggiustarlo?”. Provate a mandare un’email o un sms del genere al vostro meccanico e poi mi dite come vi risponde.
Cosa valuta la visita comportamentale?
Il veterinario comportamentalista non solo visita il cane, ma deve valutare tutta una serie di cose. Deve vedere se effettivamente il problema descritto dal proprietario sia quello, sia singolo o non ci siano altri associati. Spesso il proprietario non si rende conto che quella che vede è solo la punta dell’iceberg, mentre in realtà ci sarebbe tutta una serie di problemi concatenati. E se non si evidenziano tutti, non si riesce a correggere il comportamento. Inoltre bisogna anche assicurarsi che quello che viene descritto dal proprietario sia davvero il problema. “Il mio cane ha l’ansia da separazione perché distrugge tutto”: sicuri che sia ansia da separazione? E se ci fosse un problema di iperattività alla base? Se non fosse proprio ansia da separazione?
Tutto questo lo può stabilire solo il comportamentalista, non certo il proprietario, anche perché se fosse in grado di fare una diagnosi da solo saprebbe anche studiare una terapia rieducativa, ma visto che continua ad avere il problema vuol dire che nel suo sistema educativo c’è qualcosa che non va o che il cane ha un disturbo comportamentale che va oltre le sue capacità. E’ un po’ come quando si ha in casa una persona che soffre di depressione, schizofrenia o disturbo bipolare: pensate di poterla curare da soli? Chiedete consiglio sulla terapia da seguire su un forum? O piuttosto vi affidate a uno psicologo/psichiatra? Qui è la stessa cosa.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | serhio-magpie