In viaggio con gli animali: cosa cambia dopo la Brexit
Cosa cambierà per i viaggi con gli animali, dopo Brexit?
Cosa cambierà per i viaggi con gli animali, dopo la decisione dell’Inghilterra di uscire dall’Unione Europea? Sebbene non abbiano avuto voce in capitolo in questa vicenda, anche gli animali, i cani, i gatti e quant’altro, potrebbero perdere qualche beneficio dopo “Brexit”. Il vantaggio che potranno perdere sarebbe quello di avere un passaporto U.E. per gli animali domestici, passaporto che consente di circolare liberamente tra i 28 paesi membri, con meno burocrazia e senza requisiti di quarantena. Dopo il referendum che si è svolto lo scorso 23 Giugno però, le cose potrebbero cambiare.
E’ troppo presto per dirlo, ma si ritiene che le norme di viaggio che interessavano gli animali domestici potrebbero cambiare leggermente, ma rimanere essenzialmente le stesse. Sostanzialmente il processo potrebbe diventare un po’ più complicato, ma non accadrà nell’immediato. In generale, le restrizioni di viaggio che riguardano gli animali domestici che non hanno il passaporto dipendono in gran parte dalla eventuale presenza di Rabbia nel Paese. Gran Bretagna e Stati Uniti sono considerati Paesi con livelli di Rabbia sotto controllo. Attualmente vi sono requisiti più rigorosi per gli animali che provengono da Paesi ad alto rischio. I pet devono infatti essere sottoposti a quarantena, certificazione sanitaria e test del sangue.
Coloro che hanno in programma di viaggiare con il proprio Pet tuttavia, dovrebbero senza dubbio chiedere un consiglio al veterinario per comprendere quali sono le procedure più adatte.
How do I tell them?? #Brexit pic.twitter.com/6Y7hRIKINi
— James Offer (@joffley) 24 giugno 2016
via | NYTimes
Foto | da Twitter di James Offer