Condrosarcoma nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia
Ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia del condrosarcoma nel cane e gatto.
Condrosarcoma cane e gatto – Oggi torniamo a parlare di oncologia, questa volta andando a vedere cosa sia il condrosarcoma nel cane e nel gatto. Non è un tumore così frequente, tuttavia è il secondo tumore osseo che compare più spesso, il primo è ovviamente l’osteosarcoma. Diciamo che il condrosarcoma (il cui acronimo è CDS) come percentuale si attesta fra il 5-10% dei tumori ossei del cane. Ecco che allora oggi andremo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia del condrosarcoma nel cane e gatto.
Condrosarcoma nel cane e gatto: cause e sintomi
Il condrosarcoma nella maggior parte dei casi lo si trova a livello delle ossa piatte. Spesso lo si localizza nelle cavità nasali, sulle coste, sulle ossa facciali, sulle ossa degli arti e talvolta è stato descritto insorgere al di fuori delle ossa, su mammella, polmone, omeno, laringe, aorta e valvole cardiache.
Come nella maggior parte dei tumori, non si conosce la causa per cui si forma, ma spesso lo si nota là dove prima erano presenti delle esostosi cartilaginee multiple. Si tratta di un tumore localmente molto aggressivo, anche se ha un potenziale metastatico basso (anche se va dal 18 al 60%). Per quanto riguarda le metastasi, di solito riguardano polmoni, mediastino, pleura, pericardio, osso, linfonodi, fegato, rene, occhio e surrene.
Il condrosarcoma colpisce di solito cani di età media, dai 6 ai 9 anni, di taglia medio-grossa, mentre nel gatto sembra colpire soprattutto il femore. Non pare esserci predisposizione di sesso o razza, anche se sembra colpire maggiormente i Golden retriever. I sintomi sono riferibili all’organo colpito. A livello di arti abbiamo:
- osteolisi
- osteoproduzione
- quadri misti
- zoppia
- dolore
- rigonfiamento della zona colpita
Condrosarcoma nel cane e gatto: diagnosi e terapia
Se si sospetta un condrosarcoma, la prima cosa da fare è una radiografia, tuttavia con le radiografie non è possibile distinguere un condrosarcoma da un osteosarcoma. La diagnosi di certezza avviene solamente tramite biopsia ossea. Per quanto riguarda la terapia, purtroppo è necessaria l’amputazione dell’arto che spesso si traduce in sopravvivenza anche di tre anni senza bisogno di chemioterapia. Questo dipende però dal grado istologico del tumore, se siamo in un condrosarcoma di grado III è più aggressivo e quindi ha prognosi peggiore.
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Foto | ifl