Sindrome da Larva Migrans cutanea: qualche informazione
Cosa si intende con Sindrome da Larva Migrans cutanea? Ecco qualche dettaglio.
Sindrome da Larva Migrans cutanea – Se vi ricordate qualche tempo fa avevamo parlato della sindrome da Larva Migrans viscerale provocata dagli ascaridi: all’epoca ci eravamo concentrati sulle modalità di trasmissione (fondamentalmente prendere le feci dei cani a mani nude e mettersi le mani così sporche in bocca) e sulla sintomatologia provocata, soprattutto quella oculare e neurologica. Oggi andremo invece brevemente a parlare della sindrome da Larva Migrans cutanea provocata invece dagli Ancilostomi.
Sindrome da Larva Migrans cutanea: causa e sintomi
Mentre con il termine di sindrome da Larva Migrans viscerale si intende la patologia provocata dalla migrazione nell’uomo di larve di parassiti del cane e del gatto, soprattutto gli ascaridi (ingestione accidentale delle uova già larvate), ecco che con sindrome da Larva Migrans cutanea si intende la migrazione per via cutanea di larve di altri nematodi, l’Ancylostoma caninum e l’Ancylostoma brasiliense.
Sempre di nematodi si tratta, ma mentre nella sindrome da Larva Migrans viscerale abbiamo sintomi come tosse, dispnea, febbre, epatomegalia, splenomegalia e linfoadenomegalia, orticaria e noduli cutanei, convulsioni, endoftalmite e granuloma parassitario della retina con perdita del visus, eosinofilia e raramente forme fulminanti mortali, ecco che nel caso della sindrome da Larva Migrans cutanea le larve degli Anchilostomi penetrano nell’uomo per via cutanea e rimangono bloccate nel sottocute per settimane o mesi. Quindi maggiormente a rischio sono coloro che camminano scalzi sulla terra.
La migrazione delle larve è molto irritante e provoca come sintomi:
- forte prurito
- dolore, soprattutto notturno
Sindrome da Larva Migrans cutanea: cosa fare?
La cosa migliore è prevenire ovviamente. Considerate che non è che ogni volta che camminate scalzi sul terriccio prendete la sindrome da Larva Migrans cutanea, le larve di Anchilostomi per essere infettanti devono comunque stare a una temperatura di 20-30 gradi con un’umidità relativa abbastanza alta. Quindi diciamo che per contrarre questa malattia ci va un certo livello di contaminazione ambientale e il mancato rispetto delle basilari norme igieniche. Magari evitate di camminare a piedi nudi sulla terra o nella sabbia, specie in campagna o in zone dove ci sono molti cani non perfettamente curati dai loro proprietari. Cani regolarmente sverminati non costituiscono di solito un problema, ma il rischio aumenta nelle zone ad alto tasso di randagismo.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | rikkis_refuge