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Malattie che provocano alterazioni nel comportamento dei gatti

Ci sono alcune malattie che possono provocare alterazioni significative del comportamento dei gatti (al di là dei classici sintomi): eccone alcune.

Malattie che provocano alterazioni nel comportamento dei gatti

Malattie e comportamento dei gatti – Quando pensiamo alle patologie comportamentali dei gatti pensiamo sempre a fattori di stress, traumi, ma non ci viene mai in mente che quella variazione del comportamento del gatto che abbiamo magari imputato al fatto che siamo di meno a casa, che abbiamo traslocato, che è arrivato un nuovo cane sia invece dovuto a una malattia fisica del gatto. Molte delle malattie di più comune riscontro nel gatto provocano anche alterazioni del comportamento del gatto, oltre ovviamente ai classici sintomi che siamo abituati a notare. Ecco perché oggi andremo a vedere alcune delle malattie che possono provocare significativi cambiamenti nell’umore e nel comportamento dei gatti.

Malattie che causano variazioni nel comportamento dei gatti

Ecco alcune delle malattie che possono provocare alterazioni nel comportamento dei gatti:

  • Overgrooming (pulizia eccessiva, il gatto che si lecca di continuo): stress, sindrome da iperestesia, complesso del granuloma eosinofilico, Herpesvirus, allergie alimentari, atopia
  • Gatto che spruzza urina: stress da presenza di altri gatti anche in esterno, FUS
  • Aggressività: traslochi, dolore proveniente da qualsiasi distretto, ipertiroidismo
  • Pica (ingestione di sostanze strane o inappropriate): svezzamento troppo precoce, stress, particolari razze (siamese, burmese), insufficienza renale, disturbi gastrointestinali
  • Isolamento (il gatto vuole stare da solo, ma non è aggressivo): dolore, qualsiasi tipo di patologia li spinge ad isolarsi, femmina in procinto di partorire
  • Troppo amichevole (gatto che di punto in bianco diventa troppo socievole): ricerca di attenzioni a causa di una qualsiasi patologia in corso
  • Epilessia: Criptococcosi, Histoplasmosi, Neoplasie, Linfoma, traumi, Cytauxzoon, Coccidioides, Toxoplasmosi, FIP, problemi epatici, alterazioni elettroliti…
  • Apatia: vermi, Emobartonella, febbre, anemia, ipoglicemia, qualsiasi patologia in realtà
  • Squilibri dietetici: diete non corrette oltre a portare a ipovitaminosi e carenza di taurina, se integrate con troppe proteine portano a una ridotta produzione di serotonina, dopamina, noraepinefrina e GABA
  • Vocalizzazioni inappropriate: insufficienza renale cronica (encefalopatia uremica), insufficienza epatica (encefalopatia epatica), richiesta di attenzioni, senilità, problemi di udito o di vista
  • Cosa fare?

    Se notate uno di questi sintomi attribuibili a qualche disturbo comportamentale, non escludete a priori che il vostro gatto in realtà abbia qualche malattia fisica alla base che provoca in realtà questa sintomatologia. Normalmente il veterinario provvederà ad escludere tutte queste malattie tramite appositi esami. Se tutto fosse negativo, allora rimane il discorso comportamentale da affrontare insieme ad un veterinario comportamentalista. Potreste anche fare il contrario: andare prima dal comportamentalista, ma è probabile che anche lui prima di affrontare un piano rieducativo o una terapia cognitivo-comportamentale chieda al vostro veterinario di base di fare una serie di esami per escludere quelle malattie.

    La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.

    Foto | jacme31

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