Coniglio: principali caratteristiche fisiche, anatomiche e fisiologiche
Che ne dite se oggi andiamo a riassumere quali siano le principali caratteristiche fisiche, anatomiche e fisiologiche del coniglio?
Caratteristiche del coniglio – Non fa mai male ripassare quali siano le principali caratteristiche anatomiche e fisiologiche del coniglio. Non dico che tutti debbano avere le stesse conoscenze di un veterinario, ma almeno le basi sì: sapere che il coniglio è un erbivoro stretto, che i suoi denti sono a crescita continua, che i testicoli possono essere ritratti in addome… si tratta di nozioni di base che i proprietari di conigli dovrebbero avere. Almeno per capire se il loro coniglio sta male o no e portarlo tempestivamente dal veterinario.
Coniglio: generalità
Il coniglio di base è una preda, per cui questo vuol dire che quando si sente minacciato o si immobilizza o fugge. Il che significa che se prendete il braccio il vostro coniglietto appena adottato e lui sta fermo immobile è probabile che sia terrorizzato perché non è abituato a questa manualità. Lo scheletro del coniglio è molto leggero, con muscolatura molto sviluppata: ecco spiegato perché quando si divincola si frattura facilmente.
I conigli hanno un’ottima vista, il loro campo visivo è di quasi 180-190 gradi, il che vuol dire che può vedere benissimo di lato, dietro e in alto (quindi non riuscirete a coglierlo di sorpresa). Per contro ha un punto cieco esattamente davanti al naso. Vedono molto bene in penombra e possono distinguere il blu e il verde.
Le orecchie dei conigli sono molto delicate, non andrebbero mai afferrate rudemente e servono al coniglio per la termoregolazione. Inoltre a seconda della posizione indicano il loro umore. Altra particolarità del coniglio è che ha i testicoli retrattili. Fino alle 12 settimane rimangono dentro l’addome, poi scendono nello scroto attraverso il canale inguinale. Questo canale nei conigli rimane aperto, per cui quando il coniglio ha paura o si sente minacciato ecco che tira su i testicoli. Le femmine hanno 4-5 paia di mammelle, nei maschi i capezzoli quasi non si vedono. Sia nel maschio che nelle femmina, di lato al pene o alla vulva ci sono le tasche inguinali che hanno tante ghiandole odorifere. Controllate che siano pulite e che non ci siano infezioni o feci appiccicate alla zona.
La pelle del coniglio è molto delicata, si ferisce facilmente (per contro bucarla per fare iniezioni è più dura) e non ha ghiandole sudoripare (il che spiega perché è molto sensibile al colpo di calore). Le zampe non hanno cuscinetti plantari, quindi vuol dire che devono stare su una superficie morbida e pulita in quanto non hanno cuscinetti plantari protettivi. E le unghie del coniglio non sono retrattili.
Coniglio: particolarità dell’apparato digerente
L’apparato digerente del coniglio merita un capitolo a parte. I conigli sono erbivori stretti e hanno denti a crescita continua. La formula dentaria è:
- incisivi 2/1
- canini 0/0
- premolari 3/2
- molari 3/3
Mancano i canini e al loro posto c’è uno spazio chiamato diastema, utile per nutrire i conigli anoressici. Degli incisivi superiori sono visibili solo quelli anteriori, quelli posteriori sono piccolissimi e si vedono solo se vai a cercarli appositamente. Gli incisivi servono per afferrare e spezzettare in dimensioni giuste l’erba. Premolari e molari invece servono a masticare e triturare l’erba. Tutti i denti del coniglio sono a crescita continua: normalmente la loro lunghezza è costante perché il coniglio li lima automaticamente mangiando erba e fieno ricchi di silice. Tuttavia se l’alimentazione del coniglio è sbagliata (occhio ai carboidrati che possono provocare enterotossiemie letali in poche ore per aumentata produzione dei Clostridi), ecco che non riesce a consumare i denti e questi crescono anche in direzioni anomale, finendo per ferire la bocca del coniglio e provocando ascessi e malocclusione dentale.
I conigli non possono vomitare. La maggior parte dell’addome è occupata dall’intestino cieco. L’intestino del coniglio funziona come un orologio di precisione: la fibra lunga permette la corretta motilità intestinale. Una sua assenza causa stasi con timpanismo, meteorismo e diminuita produzione delle feci. Questo per quando riguarda la fibra lunga, la fibra corta procede fino ad un certo punto, poi ritorna indietro e nell’intestino cieco viene fermentato per produrre vitamine e sostanze nutritive utili. Queste feci vengono poi emesse sotto forma di ciecotrofi: sono quelle palline grigiastre che il coniglio mangia per recuperare le vitamine prodotte nel cieco. Quindi il coniglio produrre due tipi di feci: quelle normali, frutto della digestione delle fibre lunghe, feci che il coniglio non mangia (le classiche palline dure, marroncine-nere) e i ciecotrofi, frutto della digestione della fibra corta, feci che il coniglio mangia (palline grigiastre, morbide e profumate di erba).
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Foto | jpockele