Si può conoscere il numero di microchip di un cane?
Se trovo un cane randagio, possono conoscere il suo numero di microchip? E da questo si può risalire al suo proprietario? Vediamo come funziona il tutto.
Microchip nel cane – Spesso quando in ambulatorio capitano persone con un cane ritrovato vengono fatte le domande più disparate. I più informati conoscono già la procedura: andare dal veterinario, farsi leggere il numero di microchip, contattare i Vigili, aspettare che dal canile vengano a prelevare il cane per poter poi essere ridato al legittimo proprietario. Tuttavia chi è a digiuno di simile procedure di solito parte in quarta: nell’ordine il veterinario libero professionista dovrebbe dare, secondo loro, numero di microchip, recapito telefonico e indirizzo del proprietario, libretto sanitario per sapere se il cane è vaccinato, numero di scarpe del proprietario e numero della tessera di iscrizione alla biblioteca comunale. Va beh, mi sono lasciata prendere la mano, ogni tanto mi capita, ma quello che di solito viene richiesto è il numero di microchip e il telefono o l’indirizzo del proprietario. E con la legge sulla privacy come la mettiamo?
Posso conoscere il numero di microchip del cane?
Certo, per fare ciò se il cane siete riusciti ad acchiapparlo ed è vagamente collaborativo basta portarlo dal vostro veterinario libero professionista: grazie al lettore di microchip verrà letto il numero del microchip. In questo modo potrete chiamare i Vigili, spiegare che avete trovato un cane, indicare dove lo tenete al momento, fornire i vostri dati e recapito telefonico in modo che il canile o l’Asl possa mettersi d’accordo con voi per il recupero. Così facendo il cane potrà essere portato in canile dove verrà contattato il suo proprietario e il cane potrà tornare felicemente a casa sua.
No, non potete tenervelo voi: se il cane ha il microchip e non eseguite la procedura di cui sopra, il proprietario potrebbe accusarvi di appropriazione indebita.
No, non potete lasciarlo dal veterinario: chi raccoglie il cane si assume anche l’onere di tenerlo in stallo fino al momento del recupero da parte del canile. Nel caso ciò non fosse possibile, potete richiedere al veterinario se, previo accordo con il canile o i colleghi dell’Asl con cui avete parlato, lo possa stallare per il recupero. Ma questa è una cortesia che viene fatta, non un obbligo: se il veterinario non ha una struttura atta ad ospitare i cani o ha il ricovero pieno o nel ricovero ci sono cani malati, non potete protestare e cercare di sbolognare ad altri il cane (idem dicasi per chi cerca di appioppare il cane ai volontari: a volte hanno il posto per stallarlo temporaneamente, a volte no).
No, non potete mettergli un altro microchip e tenervelo voi: pensare ad una cosa del genere è equivalente ad una persona che esce fuori di casa, va nel parcheggio, vede una macchina che gli aggrada, sostituisce la targa con la sua e si prende la macchina altrui. A casa mia si chiama furto e una cosa del genere non va pensata, tanto meno proposta.
Posso conoscere l’indirizzo del proprietario di un cane partendo dal suo microchip?
No, questo non potete farlo e non può farlo neanche il veterinario che vi ha letto il microchip. A causa della legge sulla privacy, solo il veterinario libero professionista che ha applicato il microchip può vedere la scheda completa del cane sull’Anagrafe Canina con tutti i dati del cane e del proprietario. Tutti gli altri veterinari al massimo possono vedere solamente se il cane è in Anagrafe, poi spetterà ai colleghi dell’Asl visualizzare i dati completi.
Ciò vuol dire che è inutile insistere col veterinario che vi ha letto il microchip affinché vi dica anche chi è il proprietario: in primis non può saperlo e anche se lo sapesse per la legge sulla privacy è tenuto a non divulgare questi dati.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | magdalenaroeseler