Il “Rifugio Italia” di Andrea Cisternino in Ucraina è stato incendiato: oltre 70 cani bruciati vivi
La furia dei dog hunters (cacciatori di cani) in Ucraina ha colpito ancora a ha dato fuoco al Rifugio Italia di Andrea Cisternino, facendo morire bruciati oltre 70 cani
La notizia si è subito diffusa su Facebook: il Rifugio Italia – considerato un canile modello – gestito in Ucraina da Andrea Cisternino è stato bruciato. Ha scritto Damiano Asaro:
Il rifugio Italia di Andrea Cisternino in Ucraina è stato dato alle fiamme. Il rifugio è distrutto 75 cani sono morti. Non aggiungo altro perché l’incendio è doloso. Scrivo questo post con le lacrime e dolore per tutte queste anime morte.
Altri collaboratori di Andrea hanno poi pubblicato alcune foto dell’incendio (come quella che trovate a inizio post ed è di Riccardo Manca). Andrea Cisternino è riuscito a scrivere qualcosa sul profilo Facebook di sua moglie:
Siccome non riesco a scrivere sul mio profilo a causa troppi post, volevo dire che stiamo bene, intossicati ma bene, una ragazza ferita lieve e purtroppo 70 nostri randagi uccisi, bruciati vivi, ora siamo stanchi, dopo cercherò di aggiornarvi.
Il Rifugio Italia è un canile di eccellenza in Ucraina, gestito da Andrea Cisternino a da sua moglie moglie Vlada Shalutko: il tutto è partito dalle denunce di cani randagi uccisi a partire dal 2009 e le uccisioni continuano anche oggi. Alle spalle c’è la Fondazione International Animal Protection League onlus, con sede a Kiev, il cui scopo è quello di salvare animali in Ucraina e nel mondo. Tra i progetti della Fondazione c’è proprio quello che della costruzione del Rifugio per salvare più randagi possibile dalla furia omicida dei dog hunters (cacciatori di cani).
Via | All4Animals