Gattari da legare: Cosa dire per inimicarsi un gattaro
I gattari sono persone deliziose e sensibili, ma è meglio non approfittare di questa loro deliziosa sensibilità.
Ci vengono quotidianamente rivolte frasi “moleste”. Cercherò di riunire qui le peggiori, come monito per tutti coloro che non sono iniziati al rito di Bestet.
- Non mi piacciono, i gatti. A me non piacciono le cozze, ma difficilmente inserisco una frase sulle cozze in una conversazione. Poi non mi va di mortificare le cozze.
- I gatti saltano dappertutto. Anche mia figlia, ma non lo fa altrettanto bene e mi provoca mini infarti che mi accorciano la vita. I gatti non sono popcorn, non è nella loro natura schizzare ovunque. Lo fanno se hanno uno scopo. Lascia una salsiccia su un cassettone e ci salteranno.
- I gatti perdono peli. Anch’io, soprattutto in autunno. Ma, a differenza dei miei, i loro non intasano lo scarico della doccia.
- Il gatto si affeziona alla casa, non al padrone. Mai visto i miei gatti appendere quadri o comprare ninnoli per il salotto. Mai fatto un commento sulla disposizione dei mobili. Non avendo mai sentito dire a un gatto “Vorrei cambiare i tessuti della mia cuccia e dare una rinfrescata”, mi sento di bollare questa affermazione come falsa.
- Il gatto è traditore. No, lo è il cane. Lorenz diceva che la dissimulazione del cane è segno di intelligenza. Pensatela come volete: sta di fatto che, se non riconoscete i mille segnali di fastidio di un gatto prima che vi attacchi, avete un problema di interpretazione della realtà.
- “La gatta è mariola”, si dice dalle mie parti. È ladra. Non posso smentire del tutto, ma ho visto cani e uccelli compiere furti di destrezza mica da ridere…
- Il gatto è indipendente. Generalmente, questa affermazione viene fatta per giustificare atteggiamenti di noncuranza: li lascio liberi di uscire a loro piacimento perché mi scoccio di pulire la lettiera. Vadano nel giardino dei vicini. Ho sentito gente dire “ho un gatto” quando, in realtà, si limita a dargli croccantini una volta al giorno.
- I gatti non mi piacciono, perché non obbediscono. Forse è perché chiedi le cose sbagliate. O forse è perché sei antipatico e non ti ubbidirei nemmeno io. E poi per quale assurda ragione te ne vai in giro a dare ordini ai gatti?
- I gatti piacciono di più alle donne, agli uomini piacciono i cani. Io Jane, tu Tarzan. Non esistono più le mezze stagioni. Una volta qui era tutta campagna.
- Le persone che amano i gatti sono asociali. Figuriamoci, nemmeno rispondo. Non voglio avere nulla a che fare, con questa gente.
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