Poliartrite cronica progressiva del gatto: cause, sintomi e terapia
Torniamo a parlare di patologie scheletriche, ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia della poliartrite cronica progressiva del gatto.
Poliartrite cronica progressiva del gatto – Questa volta torniamo nel mondo delle patologie sceheltriche feline andando a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia della poliartrite cronica progressiva del gatto. Siamo tutti abituati a pensare a forme di artrite e artrosi associate ai cani, tuttavia dobbiamo entrare nell’ottica che anche i gatti possono soffrire di queste patologie. Solo che in effetti i gatti tendono a mascherare di più i sintomi relativi a tali malattie e questo spesso ritarda un po’ la diagnosi.
Poliartrite cronica progressiva del gatto: cause e sintomi
La poliartrite cronica progressiva del gatto è una malattia che è stata descritta solamente nei gatti maschi. A dire il vero non si sa esattamente la causa di questa patologia, ma pare che possano intervenire nel suo sviluppo i virus della FeLV e il virus sinciziale felino, un retrovirus latente del gatto che di solito non comporta problemi. Possibile che in gatti che presentino entrambi i virus possa manifestarsi questa malattia a causa della formazione di immunocomplessi.
Esistono due forme di poliartrite cronica progressiva nel gatto:
- artrite periostale proliferativa non erosiva, non deformante e anchilosante: gatti giovani, tumefazione articolare, osteoporosi periarticolare con neoproduzione di osso
- artrite erosiva deformante: gatti anziani, alterazioni dell’osso subcondrale e sublussazione articolare
I sintomi della poliartrite cronica progressiva del gatto sono:
- febbre acuta
- depressione
- abbattimento
- linfoadenopatia
- articolazioni gonfie
- dolore
Se non viene curata o se il gatto non risponde alla terapia, la malattia cronicizza e compaiono come sintomi:
- dimagramento
- difficoltà nella deambulazione
Poliartrite cronica progressiva del gatto: diagnosi e terapia
La diagnosi di poliartrite cronica progressiva del gatto deriva da segnalamento, anamnesi, visita clinica, radiografie, esame del liquido sinoviale e test per FIV/FeLV. La terapia fondamentalmente si base in fase acuta sulla somministrazione di cortisonici fino a trovare una dose di mantenimento e sull’eventuale associazione con ciclofosfamide o azatioprina per il controllo sul lungo periodo. In generale la prognosi è positiva per quanto riguarda la risposta immediata alla terapia, solo che non è possibile arrivare alla guarigione e la terapia va continuata a vita (fermo restando che è probabile che prima o poi la FeLV dia altre sindromi).
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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