Poliartrite cronica da flogosi nel cane e gatto: cause, sintomi e terapia
Esiste una forma di poliartrite cronica indotta da flogosi in altri settori: ecco cause, sintomi, diagnosi e terapia di questa patologia descritta in cani e gatti.
Poliartrite cronica da flogosi nel cane e gatto – Esiste una forma particolare di artrite nel cane e gatto che si chiama poliartrite cronica flogosi-indotta. E’ una forma non settica e non erosiva che si sviluppa a volte a seguito di altri processi infiammatori cronici in altre sedi. Si tratta di un problema legato alla deposizione di immunocomplessi provocati da altre patologie a carico delle articolazioni, cosa che complica così il quadro originale. Ecco che allora oggi andremo a vedere cause, sintomi, diagnosi e terapia della poliartrite cronica da flogosi nel cane e gatto.
Poliartrite cronica da flogosi nel cane e gatto: cause e sintomi
In generale i cani e gatti con questa patologia vengono portati a visita quando ormai la progressione della poliartrite è molto avanzata, nonostante magari siano già ben evidenti da tempo i sintomi della malattia che ha provocato la deposizione di immunocomplessi in sede articolare. E’ difficile da differenziare dalla forma idiopatica, a meno di non riuscire a trovare la causa primaria.
I sintomi della poliartrite cronica da flogosi nel cane e gatto sono quelli di una notevole difficoltà nella deambulazione, il soggetto si rifiuta letteralmente di camminare. Tuttavia sono associati anche alla malattia infiammatoria cronica dal quale tutto è partito. Spesso la poliartrite cronica da flogosi nel cane e gatto è associata a:
- endocardite batterica
- pleurite
- discospondilite
- micosi sistemiche
- filariosi cardiopolmonare
- tumori
- alcuni farmaci (penicilline, sulfadiazina-trimethoprim)
Poliartrite cronica da flogosi nel cane e gatto: diagnosi e terapia
Nel caso si abbia una qualsiasi causa di infiammazione cronica e si veda una notevole difficoltà nei movimenti, bisogna pensare alla presenza di una forma di poliartrite cronica da flogosi. Fondamentalmente la terapia dipende dal fatto di riuscire o meno a trovare la causa scatenante: se si trova la causa originaria e si riesce a trattarla, ecco che in teoria dovrebbe anche diminuire la deposizione di immunocomplessi a livello articolare. L’uso di cortisonici, in alcuni casi, lo si attua solo per brevi periodi per ridurre inizialmente l’infiammazione, ma questo dopo aver scoperto la causa, altrimenti si rischia di mascherare il problema.
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