Pododermatite linfoplasmacellulare nel gatto: cause, sintomi e terapia
Parliamo delle cause, sintomi, diagnosi e terapia della pododermatite linfoplasmacellulare nel gatto.
Pododermatite linfoplasmacellulare nel gatto – Oggi parliamo di una malattia rara presente nel gatto, anche se a dire il vero ne ho visti diversi casi, quindi non è poi così infrequente. La pododermatite plasmacellulare del gatto è una patologia che provoca l’infiltrazione di plasmacellule nei cuscinetti plantari del gatto. Può essere colpito uno o più cuscinetti e non si ha nessuna predisposizione di razza, sesso o età: qualsiasi gatto può svilupparla in qualsiasi momento della sua vita.
Pododermatite linfoplasmacellulare nel gatto: cause e sintomi
Non si sa esattamente di preciso quale sia la causa della pododermatite linfoplasmacellulare nel gatto, ma visto che istologicamente parlando c’è sempre un infiltrato linfoplasmacellulare, visto che clinicamente si ha ipergammaglobulinemia policlonale e che risponde alla terapia immunomodulatrice con doxiciclina, è lecito supporre che la patogenesi sia di tipo immunomediato.
Senza scendere troppo nel dettaglio, i linfociti B vengono attivati da uno stimolo antigenico, si moltiplicano, si differenziano in plasmacellule e l’infiltrazione è bella che pronta. Non è ben chiaro quali antigeni siano in grado di scatenare tutto ciò, tuttavia in alcuni casi pare ci sia una ricorrenza stagionale il che suggerisce una causa allergica. Inoltre il 50% dei gatti che manifestano la pododermatite linfoplasmacellulare sono positivi alla FIV. Ciò vuol dire che se vedo una pododermatite linfoplasmacellulare nel gatto è sempre bene anche testarlo per FIV e FeLV.
Per quanto riguarda i sintomi della pododermatite linfoplasmacellulare nel gatto abbiamo:
- di solito è interessato il cuscinetto metacarpale o metatarsale, ma a volte capita che vengano coinvolti anche i cuscinetti digitali
- aumento di volume del cuscinetto che diventa molle e violaceo
- presenza di ulcere sul cuscinetto
- talvolta dolore
- talvolta linfoadenopatia regionale
- talvolta presenza contemporanea di stomatite plasmacellulare
- ipergammaglobulinemia policlonale
Diagnosi e terapia della pododermatite linfoplasmacellulare nel gatto
Per quanto riguarda la diagnosi di pododermatite linfoplasmacellulare, dopo il sospetto clinico e l’eventuale esame citologico serve per forza l’esame istologico di un cuscinetto non ulcerato per confermare la diagnosi (anche alcune forme di granuloma eosinofilico si presentano nello stesso modo).
Per quanto riguarda la terapia, ci sono diversi protocolli che si possono usare. Oltre alla chirurgia, abbiamo l’uso di alte dosi di cortisone o la terapia immunosoppressiva con Sali di oro. C’è anche un interessante protocollo immunomodulatore che usa la doxiciclina, antibiotico batteriostatico normalmente usato in caso di infezioni da mycoplasma, clamydia, rickettsia e spirochete. Qui viene usato per il suo effetto negativo sulla proliferazione di linfociti e quindi diminuzione della produzione di anticorpi. Altri antibiotici pare che non servano a nulla.
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