A small kitten and puppy sitting together on a white background and scratching
Peste bubbonica – In questi giorni si torna a parlare di peste bubbonica. Negli Stati Uniti, infatti, dopo più di 20 anni, è stato diagnosticato un nuovo caso di peste bubbonica. Ad essere colpito è stato un bambino, fortunatamente adesso in via di guarigione grazie alla pronta diagnosi e terapia, ma ci si chiede come abbia fatto a prendere la peste bubbonica nel 2018 negli Stati Uniti. Pare che i responsabili possano essere degli scoiattoli, possibili vettori delle pulci che possono trasmettere la peste agli umani. E’ lecito dunque chiedersi se anche i nostri animali domestici, in primis cani e gatti, possano essere coinvolti nella trasmissione della peste bubbonica agli esseri umani.
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La peste è una malattia infettiva batterica, provocata dal batterio Yersinia pestis. Questo batterio ha come ospite le pulci di roditori, ratti, scoiattoli e cani della prateria. Tuttavia, visto che le pulci non sono ospite-specifiche come i pidocchi, ecco che da roditori selvatici e ratti queste pulci potrebbero, in linea teorica passare anche agli animali domestici come cani e gatti.
Di norma in questi animali il tasso di mortalità da Yersinia è bassissimo, in quanto questi animali sono serbatoi di questi batteri. Potrebbe però capitare che, a causa di una mortalità improvvisa dei roditori, le pulci cerchino nuovi ospiti per poter sopravvivere ed ecco che potrebbero contagiare anche gli esseri umani.
Come abbiamo appena visto, sono le pulci, in teoria, le responsabili della trasmissione della Yersinia pestis. Normalmente sono interessati roditori, ratti e scoiattoli, ma, occasionalmente, tali pulci potrebbero saltare addosso a cani e gatti, i quali finirebbero per contribuire alla possibile diffusione della malattia anche negli uomini. Fungerebbero quindi da serbatoio della malattia.
E’ dunque fondamentale, in quest’ottica, attuare piani di prevenzione delle pulci negli animali domestici. Bisogna applicare regolarmente gli antipulci a cani e gatti in modo da tenerli liberi da parassiti che, potenzialmente, potrebbero trasmettere malattie anche all’uomo. E’ importante ribadire il concetto di applicare regolarmente tutto l’anno gli antipulci: ancora adesso, la maggior parte dei cani e gatti che arrivano a visita per problemi dermatologici, in realtà si scopre che gli antipulci li vedono con il lanternino, che l’ultimo è stato applicato tre mesi fa, che vengono messi subito dopo il bagno, che il collarino viene messo e tolto di continuo… In una situazione come questa è normale che cane e gatto si riempiano di pulci o sviluppino forme di allergia al morso di pulce.
Parlando della peste bubbonica nell’uomo, vediamo brevemente i sintomi (incubazione in 2-12 giorni):
Se la malattia si estende a livello sistemico, ecco che abbiamo la forma di peste setticemica, con sintomi come:
Esiste poi anche una forma di peste polmonare, i cui sintomi sono più gravi rispetto a quelli della peste bubbonica e con incubazione da 1 a 7 giorni (può essere trasmessa anche senza la presenza di pulci, direttamente per via aerea):
Per quanto riguarda la terapia, fortunatamente adesso la peste è perfettamente curabile con una tempestiva somministrazione di antibiotici. E’ fondamentale trattare la malattia il prima possibile prima che insorgano le complicanze più gravi.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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