Pesci morti nel Tevere: trovate tracce di insetticidi tossici
Nelle scorse settimane si è consumata una vera e propria strage di pesci nel Tevere. Dalle nuove analisi sono emerse tracce di insetticidi tossici nelle acque.
Alcune settimane fa si è registrata una moria di pesci nel Tevere che aveva messo in allarme i passanti, i quali si erano ritrovati di fronte a una scena a dir poco raccapricciante e triste.
La zona interessata da questo triste episodio è quella del tratto del Tevere che va da Castel Sant’Angelo a Ponte Marconi. Sul caso sono state aperte delle indagini, ed ora, dopo gli accertamenti eseguiti dall’Agenzia regionale protezione ambientale del Lazio e dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, sembra siano emersi dei dettagli importanti.
Nelle acque del Tevere sarebbero state infatti riscontrate delle sostanze tossiche e vietate. In particolar modo, dalle analisi sarebbero emerse tracce di feci e la presenza di due fitofarmaci potenzialmente tossici per i pesci, ovvero l’insetticida Cipermetrina e il Clothianidin (impiegato per la concia delle sementi di mais, del cotone e per altre funzioni). Proprio il Clothianidin sarebbe altamente tossico per le api, e per questa ragione a partire dal 2018 ne è stato vietato l’utilizzo. Secondo le analisi le due sostanze sarebbero state presenti in maniera insufficiente per giustificare una situazione di questo tipo, ma non sono comunque da escludere le cause tossiche.
In merito all’episodio si è espressa Rita Corboli, delegata romana dell’Oipa Italia, che racconta:
Già in passato abbiamo assistito a episodi di questo tipo, e chiediamo anche stavolta che sia fatta luce su questo grave episodio che colpisce la biodiversità della capitale. Oggi sulla pista ciclabile che corre lungo il Tevere le persone erano attonite: centinaia di pesci di diverse specie sono morte per cause che chiediamo siano immediatamente accertate con adeguati campionamenti delle acque e analisi approfondite.
via | Il Messaggero
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