Petsblog Cani Perché le persone comprano cani di razze che sanno soffrire di tante malattie?

Perché le persone comprano cani di razze che sanno soffrire di tante malattie?

Uno studio ci spiega perché ci sono persone che comprano cani di razze che sanno già in partenza essere potenziali portatori di svariate malattie o che sanno moriranno presto.

Perché le persone comprano cani di razze che sanno soffrire di tante malattie?

Un recente studio ha cercato di dare una nuova spiegazione su un fatto particolare. Ci sono persone che amano determinate razze di cani, razze che non possono essere trovate nei canili, rifugi e nelle associazioni di recupero cani e che quindi comprano dagli allevatori la razza che più sta loro a cuore. Solo che ci sono delle razze di cani che indubbiamente già sai in partenza che avranno più problemi di salute rispetto ad altre: cosa spinge dunque le persone a comprare razze di cani che già sanno essere potenzialmente portatrici di tantissime e gravi malattie? Oppure cosa spinge una persona ad acquistare un cane di una razza che già sa in partenza non essere longeva e che sa morirà precocemente rispetto a cani di altre razze?

Il Dr. Peter Sandøe dell’Università di Copenaghen ha così condotto lo studio dal titolo “Why do people buy dogs with potential welfare problems related to extreme conformation and inherited disease? A representative study of Danish owners of four small dog breeds”. Lo studio parte da alcuni semplici presupposti. Sappiamo tutti che ci sono razze di cani che soffrono di determinate malattie a causa del loro fenotipo estremo e dall’alto tasso di malattie ereditarie che si portano dietro nel proprio DNA, solo che inspiegabilmente la popolarità di tali razze non è in declino.

Lo studio tramite un sondaggio ha cercato di dare una risposta a questo apparente paradosso chiedendo informazioni a proprietari di due razze di cani popolari, ma con caratteristiche fisiche estreme (Bouledogue francese e Chihuahua), proprietari di una razza popolare, ma con un alto tasso di malattie ereditarie non legate direttamente alla conformazione fisica (Cavalier King Charles Spaniel) e a proprietari di una razza di dimensioni simili, ma priva di caratteristiche fisiche estreme e con un tasso di malattie normale per la popolazione canina (Carin Terrier).

Le motivazioni che stavano dietro alla scelta di proseguire con un cane della stessa razza, anche se consci delle tare ereditarie papabili, erano diverse a seconda delle razze. I proprietari di Cairn Terrier li preferivano per la loro salute più robusta, mentre i proprietari di Bouledogue francesi e di Cavalier King Charles Spaniel si concentravano soprattutto sul carattere.

I risultati dello studio suggeriscono una cosa interessante: in alcuni casi i potenziali maggiori problemi di una determinata razza piuttosto che un’altra sembrano agire maggiormente sul cuore delle persone in quanto la possibilità di dover curare maggiormente un cane di una certa razza aumenta il legame di attaccamento del proprietario a quel cane. Anche sapere che una certa razza morirà prima di un’altra (pensiamo per esempio alla diversa durata di vita media di un Alano rispetto ad un Barboncino) serve a fornire a certe persone un attaccamento maggiore.

Però questa ricerca si pone anche un’altra domanda: è giusto continuare ad allevare razze di cani con caratteristiche estreme, con tantissimi problemi di salute e con durate di vita ridotte al solo scopo di soddisfare un desiderio egoistico umano?

Via | PsychologyToday

Foto | 25949441@N02

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