Se amate i gatti e siete fieri amici di felini da generazioni, vi sarà di sicuro capitato prima o poi di avere un gatto che, per un motivo o per l’altro, si mangia la sua sabbietta. Esatto, proprio così: ci sono gatti che mangiano la loro stessa lettiera, quella sabbietta che si mette normalmente nella cassetta dei bisogni per assorbire la loro urina e permettergli di nascondere le feci.
Non è frequente, capita più spesso che sia il cane a mangiare le feci miste a sabbia del gatto, ma in questo caso sappiamo bene che lo fa perché i cani in generale hanno una passione atavica per le feci, non solo le proprie, ma anche e soprattutto quelle dei gatti. Andiamo ora a scoprire perché il gatto mangia la sabbietta, quali rischi comporta e cosa fare per evitarlo.
In realtà non è che ci sia un motivo preciso per cui un gatto decide di mangiare la sabbietta. Qualcuno sostiene che se il gatto comincia a mangiare la sabbietta è perché deve essere sverminato, altri dicono che mangia la sabbietta perché ha una carenza di minerali e, se ci fate caso, queste sono anche le spiegazioni popolari alla domanda ‘Perché il cane mangia le sue feci?’.
Ad essere onesti mi sono capitati alcuni casi ben specifici in cui il gatto si mangiava la sabbietta, visto che sono stati gli unici modelli comportamentali o con patologie che si sono ripetuti in diversi gatti, io direi che sono queste le cause più probabili:
La conseguenza più immediata dell’ingestione di sabbietta da parte del gatto è, ovviamente, il blocco intestinale. Se il gatto ingerisce un granellino di quando in quando, non accade nulla, si mescola con le feci e transita tranquillamente nell’intestino. Ma se ne mangia in grandi quantità, allora è come se ingerisse una pietra: siamo di fronte a un ileo meccanico, un’evenienza chirurgica: il blocco deve essere rimosso prima di subito.
Una seconda conseguenza è che se il gatto ingerisce grandi quantità di sabbiolina da lettiera, magari non va in blocco subito, però ha lo stomaco pieno di sabbietta e questo gli impedisce di ingerire altro cibo normale, magari vomita perché il transito gastrico e intestinale è intasato dalla sabbia, dimagrisce perché si riempie di sabbia e non di cibo.
Se è vero che per esempio per gli uccelli è normale ingerire una piccola quantità di sabbia o ghiaia per aiutare la digestione (talvolta lo fanno anche le tartarughe, solo che qui se ne ingerisce troppa si rischia il blocco intestinale e spesso accade anche al coniglio che ingerisce la lettiera di tutolo di mais scambiandola per cibo), non lo è altrettanto per i nostri gatti.
Prima di tutto, se ho un gatto sia piccolo che adulto che inizia a mangiarsi la lettiera, conviene farlo visitare dal veterinario, in modo da escludere che ci siano malattie organiche alla base di questo comportamento anomalo (insufficienza renale, insufficienza pancreatica e via dicendo). Questo perché se la causa è una di queste patologie, allora va da sé che trattandola e curandola, si migliora anche questo problema.
Se il gatto sta bene e la causa dell’alterazione del comportamento è uno stress come per esempio il cambio casa, la noia, l’arrivo di un nuovo animale, di un bambino e via dicendo, allora bisognerà attuare tutti quei rimedi comportamentali atti a risolvere la situazione: crocchette apposite, ferormoni ambientali, arricchimento ambientale e analoghi.
E se proprio il nostro gatto si ostina a voler mangiare la sua lettiera, perché non proviamo a cambiargliela? Se gli piace l’idea di sgranocchiare i sassolini, allora possiamo provare a prendergli la sabbietta quella sottile come sabbia di mare e vedere come si comporta. Oppure posso provare a sostituirla col terriccio, facendo ben attenzione perché ci sono alcuni gatti che mangiano anche il terriccio. L’ultima spiaggia? Usare i fogli di giornale al posto della lettiera: è vero, vanno cambiati spesso perché non bloccano gli odori, però difficilmente il gatto che ama mangiare la lettiera mangia anche quelli.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.
Foto | Shepard4711 – Abbamouse