Perché il mio cane non mi ascolta?
Probabilmente perché non gli stai parlando correttamente.
Il cane che non ascolta – In ambulatorio arrivano spesso proprietari che pongono questa domanda: “Io ho fatto tutto nel modo giusto per educare il mio cane eppure lui non mi ascolta lo stesso”. La risposta al problema è già nella domanda: se aveste fatto veramente tutto in modo corretto il cane vi ascolterebbe, il fatto che non lo faccia significa che state sbagliando qualcosa. Il problema di solito sta nel modo di comunicare col cane: lo facciamo nel modo sbagliato, non ce ne rendiamo neppure conto (non prendo neanche in considerazione chi sa di farlo nel modo sbagliato, ma non prova neppure a cambiare) e il cane ovviamente si comporta di conseguenza.
Il cane non ascolta perché…
… perché comunichiamo nel modo sbagliato con lui. I cani cercano di comunicare con noi in molti modi, usano il corpo, lo sguardo, i movimenti e infine la vocalizzazione. Noi invece comunichiamo con il cane prettamente a parole, magari a voce gli diamo un comando e con la postura, il tono della voce e l’atteggiamento comunichiamo tutto il contrario. Confondiamo le idee al cane e lui finisce col non darci più retta. D’altra parte, chi seguirebbe un presunto leader confuso e contrastante, scarsamente coerente con quello che dice e fa? Nessuno, neanche il cane.
Ci sono tantissimi errori che i proprietari di cani continuano imperterriti a fare quando educano il cane e che portano tali proprietari a lamentarsi sempre degli stessi motivi:
- il cane che non impara a fare i bisogni fuori o li fa dappertutto in casa (e i proprietari che continuano a tenere quella maledetta traversina in casa o che gli fanno fare tre passeggiate a settimana)
- il cane che morde tutto e tutti (e i proprietari che l’hanno preso troppo piccoli, prima che la madre potesse insegnargli l’inibizione del morso)
- il cane che ringhia quando il proprietario si avvicina o vuole manipolarlo (e il proprietario che fa tutto l’esatto opposto di un un buon leader, dandole tutte vinte al cane e promuovendolo automaticamente a ruolo di leader della casa)
- cani che dormono continuamente sul letto (e proprietari che cedono così con un sorriso sulle labbra il ruolo di capobranco)
- cani che mendicano da tavola (e di nuovo gli diciamo che sono loro i leader della casa)
- cani in cui vengono continuamente premiati quando non si comportano bene (traduci con: cani accarezzati, coccolati, presi in braccio quando ringhiano, mordono o hanno paura)
Si potrebbe continuare all’infinito, tutti con gli stessi, identici problemi e tutti che fanno sempre gli stessi, identici errori.
Un altro fondamentale errore nella comunicazione col cane è il non saper cogliere i segnali pacificanti del cane. Sono quei segnali che il cane mette in atto per dirci che non è un pericolo per noi o per segnalarci un suo disagio o paura in quel momento. Ecco, lui ci prova in tutti i modi a metterli in atto, ma noi lo ignoriamo o non li capiamo ed ecco che progressivamente il cane smetterà di metterli in atto. Il risultato? Cani che mordono senza preavviso (hanno deciso di non darci più preavvisi perché gli abbiamo insegnato che tanto quando li danno, noi non li ascoltiamo) o che al parco non sanno come comportarsi con gli altri cani.
Cosa fare?
Se non riusciamo più a gestire il cane, se con i nostri sistemi educativi siamo finiti in questo pasticcio, l’unica è chiedere aiuto a un educatore cinofilo o anche a un veterinario comportamentalista se il problema non è semplicemente un problema educativo o di comunicazione, ma di una vera e propria patologia comportamentale.
Curiosamente quando viene dato questo consiglio, molte persone rispondono piccate che non vogliono chiedere aiuto a un educatore cinofilo perché questi insegnerà al cane a ubbidire a lui, non a loro che sono i proprietari. Ecco, probabilmente non avete capito bene quale sia il lavoro di un educatore cinofilo. Se chiamate un educatore cinofilo perché il cane non vi sta a sentire e lui dopo poco tempo riesce a farsi ubbidire dal cane, non è perché gli ha insegnato ad ubbidire a lui, è semplicemente che lui sta usando i giusti segnali per farsi capire dal cane. Dopo avervi fatto vedere che è possibile farsi capire dal cane, vi insegnerà come rapportarvi correttamente con lui e come va educato, sottolineando gli errori che avete fatto finora in modo che possiate non commetterli più.
Va da sé che se non seguite i suoi consigli e appena va via, tornate a comportarvi col cane esattamente come prima, la situazione non potrà cambiare. Sta a voi cambiare il vostro approccio col cane.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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