Per una Pasqua vera, salva un agnello
Salvare un agnello a Pasqua è l’unico modo per celebrare degnamente la festa della rinascita. Un vero amante degli animali, non può rendersi complice del massacro di tante vite innocenti.
La Pasqua si avvicina e vi abbiamo proposto varie soluzioni per festeggiarla anche insieme ai nostri amici animali: dalle uova di Pasqua per gli animali abbandonati a quelle della LAV fino a dei gustosi biscotti pasquali per i nostri amici a quattro zampe.
C’è una categoria di animali, però, che è simbolo della Pasqua: sono gli agnelli. Tutti si inteneriscono dinanzi agli agnelli, simbolo di purezza, di docilità, di bontà. Molti, moltissimi, troppi, però, non compiono il passo successivo: cioè riconoscere che quello che c’è nel piatto a Pasqua (si chiami agnello o abbacchio) è quello stesso agnellino che ispira tanta tenerezza. È il paradosso della nostra società, che ragiona sempre meno ed evita di pensare. Non abbiamo paura di dirlo: chi si professa amante degli animali dovrebbe prendere coscienza della crudeltà insita in una vita che viene fatta nascere solo per finire in un piatto. Se proprio volete mangiare agnelli a Pasqua, fatelo coscientemente, sapendo che non state rispettando la tradizione, ma contribuendo a un massacro.
Discorsi da esaltato? Giudicate voi stessi guardando il video Salva un agnello che trovate a fine post e realizzato da Animal Equality: si tratta di un video forte che mostra l’estrema violenza a cui vanno incontro gli agnelli in questo periodo pasquale (e non solo…)
Prima di lasciarvi al video, vi riporto un passo del dottor Leonardo Caffo del LabOnt: laboratorio di ontologia di Maurizio Ferraris e Associate Fellow dell’Oxford Centre for Animal Ethics:
Fin quando non riusciremo a capire che l’unico “agnello di Dio che toglie i peccati del mondo” è quello salvato, e non mangiato, pochi saranno i passi avanti per la specie maldestra che si è posizionata al centro di un mondo che non le appartiene. Salvare un agnello, forse, non cambierà il mondo, ma potrà cambiare il mondo di quell’animale in quanto vita unica e irripetibile. Questo sì che, finalmente, è un buon modo per immaginare la festa della rinascita.
Foto | Tim Pokorny via photopin cc