
Abbiamo già parlato in passato più volte del passaggio di proprietà del cane, ma oggi sottolineiamo un altro aspetto: mettete in regola il cane prima che il cane si trovi in una situazione di emergenza o urgenza veterinaria. Una situazione molto tipica nella vita ambulatoriale è questa: cane che sta male, deve fare un intervento urgente (piometra, milza rotta, vescica rotta, fratture gravi…), ma in cui si scopre che colui che lo ha portato non è il vero proprietario, che ha il cane solo in affido, che non ha mai fatto il passaggio di proprietà perché tanto “lo faccio appena ho tempo”: peccato che il cane in questo momento non abbia tempo.
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Quale è il problema di non aver fatto il passaggio di proprietà del cane?
Semplice. Il veterinario può agire secondo la legge se è il proprietario del cane, colui a cui è intestato il microchip per intenderci, a firmare il foglio di consenso informato per eventuali interventi o esami. Il guaio è che spesso e volentieri ci si ritrova a dover per forza agire in urgenza (una piometra in setticemia o una milza rotta non è che possano aspettare i nostri comodi per mettere in regola il cane, il cane muore nel frattempo) su cani i cui proprietari non si sa che fine abbiano fatto, a volte sono morti, a volte si sono trasferiti in altro paese, a volte il proprietario è un altro membro della famiglia che magari vive in Brasile o in Alaska.
Il problema è legale: se io veterinario devo eseguire un intervento, ma non ho l’autorizzazione del vero proprietario, se questi salta fuori io vado nei guai e sono passibile di denuncia perché ho eseguito un intervento senza il suo permesso, indipendentemente dal fatto che l’intervento sia andato a buon fine o meno.
Facciamo un esempio pratico. Ho un cane con piometra urgente, da operare. Chi me lo porta è una persona che lo ha in affido da anni: il cane è suo, ma non ha mai pensato di fare il passaggio di proprietà. Il cane per la legge è della persona a cui è intestato il microchip, per cui a darmi il consenso all’intervento deve essere questa persona, non chi lo ha in affido. Nel 99% dei casi questa persona si è trasferita senza lasciare recapiti telefonici, anche quando li lascia è irreperibile o è morta. Direte voi, non ci sono problemi se è morta e invece no: ci sono sempre dei potenziali eredi che potrebbero fare storie. O può capitare che il cane sia intestato al figlio, magari residente all’estero, che il cane venga portato dai genitori, che questi diano il consenso all’intervento, che il figlio ritorni e si arrabbi perché lui quell’intervento non lo voleva fare e se la prenda con chi? Col veterinario, ovvio, mica con i genitori che hanno fatto le sue veci o con se stesso per essere stato irreperibile quando ce ne era bisogno o per aver trascurato il cane mollandolo a qualcun altro, ignorandolo quando c’erano problemi salvo poi tornare e pretendere di far valere i propri diritti.
Cosa fare?
In questi casi, quando il cane ha bisogno di un intervento urgente e non può aspettare che i proprietari risolvano le questioni che hanno lasciato in sospeso e ignorato per anni, l’unica rimane contattare i Servizi Veterinari dell’ASL, spiegare la situazione e sperare che siano loro a dare l’autorizzazione a procedere.
Un consiglio: non aspettate sempre che il cane sia in punto di morte e abbia bisogno di un intervento urgente per metterlo in regola, avete avuto anni di tempo per farlo, perché dovete ridurvi sempre all’ultimo complicando così l’esistenza a tutti?
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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