Nuovo spot Peta, sfilano gli animali
Il nuovo spot della PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) colpisce nel segno: impossibile non fermarsi a riflettere sul tema degli animali “da pelliccia”.
Le immagini dello spot centrano l’obiettivo: fare in modo che chi le sta guardando rimanga davanti allo schermo fino alla fine della clip. Niente sangue, nessun lamento, nessun animale ucciso o detenuto in gabbie grandi quanto un foglio A4. Il video, usando immagini animate, ribalta la realtà: non sono le persone a indossare pellicce animali, ma sono gli animali a indossare pellicce umane.
Le immagini mostrano una sfilata d’alta moda che vede come modelli gli animali comunemente usati per la produzione di pellicce. Tra gli applausi del pubblico e i flash dei fotografi, sfilano in passerella volpi e foche che mostrano i capi della nuova collezione, tutti realizzati con parti umane.
A fine sfilata, la telecamera si sposta oltre il backstage, per mostrare ciò che ha reso possibile lo spettacolo: in una stanza spoglia e buia, ben lontana dalle luci dei riflettori, carcasse umane private della pelle, braccia e mani appese a ganci di metallo, mura imbrattate di sangue e uomini e donne rinchiusi in gabbie talmente piccole da non consentirgli nemmeno di rimanere in piedi.
Chiude il video l’immagine di una bambina che, alla vista della telecamera che le si avvicina, si aggrappa tremante alle sbarre della gabbia, impotente di fronte al suo destino.
E prima dei titoli di coda, sullo schermo scorrono le parole “Every year, people kill millions of animals for fashion. Take off your fur. Put on your humanity.”. “Ogni anno le persone uccidono milioni di animali per la moda. Togliti la pelliccia. Indossa la tua umanità.”.