Non è un paese per cani (malati e in condominio)
Si sente parlare spesso della crescente cultura nel nostro paese verso il rispetto degli animali. Leggi specifiche, pene esemplari e una diffusione più ampia dei luoghi dove i pets sono ben accetti. Questo almeno sulla carta perchè, se si entra nella realtà quotidiana delle singole situazioni, le cose cambiano parecchio. E’ il caso della brutta […]
Si sente parlare spesso della crescente cultura nel nostro paese verso il rispetto degli animali. Leggi specifiche, pene esemplari e una diffusione più ampia dei luoghi dove i pets sono ben accetti. Questo almeno sulla carta perchè, se si entra nella realtà quotidiana delle singole situazioni, le cose cambiano parecchio. E’ il caso della brutta situazione in cui si sono trovati un labrador di nome Rambo e la sua padrona, residenti in un condominio della capitale. Rambo è un cane adottato e, purtroppo, gravemente malato di displasia alle anche e alle ginocchia.
Questa grave malattia impedisce a Rambo di fare sforzi eccessivi che carichino le articolazioni in questione ed è, oltretutto, degenerativa, il che significa che, se dovesse peggiorare, si potrebbe paventare la possibilità di dover sopprimere Rambo per evitargli ulteriori sofferenze. Sino ad oggi la sua padrona, che abita al quarto piano di un condominio, ha usato l’ascensore e ha provveduto a mantenere tutti igenizzato e pulito.
Adesso una votazione dell’assembrea condominiale ha vietato a Rambo l’uso dell’ascensore. Il CODICI, un’associazione che tutela i diritti dei consumatori, ha denunciato questa discutibile direttiva condominiale e, per voce di Valentina Coppola, presidente della sezione CODICI Ambiente, fa sapere che la delibera condominiale viene senza dubbio superata dalle necessità di salute dell’animale e dei diritti della padrona.