Non aspettate il week-end per portare a visita cane e gatto
Articolo necessario: mai aspettare il week-end per portare a visita un cane o un gatto che stanno male dal mercoledì prima. Ecco il perché.
Questo articolo si è reso necessario non solo per via delle numerose email di questo genere arrivate sulla posta di Petsblog, ma anche a causa di un’insana abitudine dei proprietari di cani e gatti: temporeggiare quando i loro pet sono malati per tutta la settimana, salvo poi svegliarsi e rendersi conto sabato sera, domenica o il giorno di Natale (rigorosamente a ora di pranzo) che c’è qualcosa che non va. Il che genera tutta una serie di problemi: il veterinario che non si trova (strano che non lavori 24 ore su 24 e 365 giorni su 365 giorni, vero?) per qualsiasi motivo, proprietari che non vanno ad un Pronto Soccorso veterinario se questo è lontano più di dieci metri da casa, lamentele perché hanno dovuto pagare costi aggiuntivi di tariffe fuori orarie e tariffe festive, difficoltà nel reperire farmaci, difficoltà nel fare esami specialistici di sabato notte… ma chi vi ha detto di aspettare il week-end o i giorni festivi prima di portare il pet a visita? Assumetevi la totale responsabilità delle vostre scelte.
Se il cane o il gatto stanno male non si aspetta il sabato o la domenica per farli visitare
Ovviamente il riferimento non è al cane o al gatto che stanno male giusto di sabato notte o il giorno di Natale, capita che inizino ad avere i sintomi in quel momento, che vengano investiti di notte e via dicendo. Il post si riferisce a quei proprietari che hanno la pessima abitudine di temporeggiare per tutta la settimana, facendo fra l’altro aggravare la situazione e poi cercano disperati qualcuno il sabato pomeriggio, la notte, la domenica o i festivi per visitare il loro pet con la motivazione che è “urgente”. No, come dico sempre, urgente era tre giorni fa, adesso si tratta di un pet che avete trascurato e fatto peggiorare perché avete aspettato troppo.
Il problema in questi casi ha tanti strati da prendere in esame, questi sono i problemi che maggiormente vengono segnalati dai proprietari quando ci si trova in una situazione del genere:
- non trovate il vostro veterinario: anche se il vostro veterinario vi ha dato disponibilità come reperibilità, può succedere che non sia disponibile a ogni ora del giorno e della notte aspettando una vostra chiamata. Magari è in vacanza (sì, anche i veterinari ogni tanto staccano la spina), magari sta frequentando un corso di aggiornamento, magari è distante chilometri dal suo ambulatorio, magari ha altro da fare, magari è malato… Qualsiasi sia il motivo, non è che il veterinario può stare lì 24 ore su 24 ad aspettare una vostra telefonata. Se è disponibile, bene. Se non lo è, a questo punto la cosa più logica da fare è contattare un Pronto Soccorso veterinario. Ce ne sono in tutte le province, basta cercare su Google quello in zona più vicino a voi
- nella città del proprietario non c’è un Pronto Soccorso veterinario: anche qui facilmente risolvibile, cercate quello nella città più vicina a voi, prendete l’auto e recatevi lì, magari avvisandoli prima del vostro arrivo così possono prepararsi. Anche quando noi andiamo al Pronto Soccorso umano non è che ce ne sia uno in ogni città, è abbastanza normale dover fare qualche chilometro per arrivarci
- il proprietario non ha la macchina per arrivare al Pronto Soccorso: facilmente risolvibile anche questo chiedendo un passaggio ad amici, parenti, vicini di casa o mal che vada prendendo un taxi. I veterinari del Pronto Soccorso non possono chiudere la struttura per venire a casa vostra, oltre al fatto che se si tratta di un’urgenza va gestita in clinica, a casa sarebbe solo una perdita di tempo per tutti
- lamentele relative ai costi del Pronto Soccorso veterinario/reperibilità del veterinario: succede anche questo. Si temporeggia di settimana quando le tariffe sono normali, si ricorre al veterinario fuori orario o nei festivi perché si è aspettato ovviamente il week-end per decidersi a portare il pet a visita e poi ci si lamenta che si è speso troppo. Ragioniamo: chi ha aspettato il week-end per portare il pet a visita? Lo sanno tutti che fuori orario o festivo si paga di più, quindi perché ogni santa volta aspettate di dover fare una reperibilità in urgenza pagando di più quando la cosa poteva essere risolta in settimana a tariffa normale? In qualsiasi settore se si offrono servizi di reperibilità e fuori orario è logico pagare di più. Più servizi offri e più si paga
- non si possono fare esami/chiamare specialisti: di nuovo abbastanza ovvio. Se portate il pet a visita di settimana, si possono fare esami, scegliere i laboratori a cui mandarli, prenotare visite specialistiche… ma nel week-end o nei festivi vi pare che si possa rintracciare un ecografista, un endoscopista, un cardiologo?
Cosa fare?
E’ semplice, ma lo ribadisco ancora una volta. Se il cane sta male dal lunedì, non telefono al veterinario la domenica chiedendolo di portarlo in urgenza, lo dovevo portare il lunedì quando ha cominciato a star male, si è avuta tutta una settimana di tempo per portarlo a visita. Se il gatto vomita da giovedì, non aspetto che sia rantolante di sabato notte prima di decidermi a contattare qualcuno. Se non riesco a trovare il mio veterinario perché in quel momento è impegnato altrove, contatto temporaneamente un sostituto o un Pronto Soccorso veterinario. E se si fa di festivo, fuori orario, quando l’ambulatorio è chiuso, in un Pronto Soccorso, è normale pagare di più. Pure l’idraulico si paga di più se si riesce a convincerlo a venire di domenica.
La dottoressa veterinaria Manuela risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente per email o sulla pagina Facebook di Petsblog. Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
Foto | neilarmstrong2