No Vax, il movimento antivaccinista colpisce anche la salute degli animali
Il movimento antivaccinista No Vax sta colpendo anche gli animali. E a farne le spese sono cani, gatti e anche persone.
Il movimento antivaccinista No Vax sta dilagando anche nel mondo animale. Il problema è che, oltre a mettere a rischio la salute e la vita degli animali, si mette a rischio anche la salute umana. A dare l’allarme questa volta è Sam Kovac, veterinario di Sydney, il quale ha spiegato al Guardian Australia che ultimamente sta ricevendo sempre più domande relative al fatto che i vaccini possano provocare l’autismo nei cani. Questo quanto dichiarato: “In realtà è ridicolo. Voglio dire, nel corso degli anni ne senti parlare, ma in queste ultime settimane è un continuo”. Kovac ha anche allertato il Daily Telegraph di Sydney, sostenendo di non ritenere che gli anti vax dovessero avere animali domestici essendo disposti a metterli a rischio di contrarre malattie come la Parvovirosi: “Stanno condannando a morte il loro cane con uno dei virus più orribili che si possa immaginare. Se una malattia contagiosa, orribile e con un alto tasso di mortalità come la Parvovirosi esistesse negli esseri umani, questa conversazione sarebbe ben diversa”.
Le vaccinazioni non causano l’autismo nei cani
Kovac ha poi ritenuto doveroso specificare che non solo i vaccini non provocano l’autismo in cani o esseri umani (in questi ultimi è una malattia su base genetica), ma non esiste proprio l’autismo nei cani. Ma Kovac non è da solo a lanciare l’allarme: anche l’OMS ha dichiarato che l’antivaccinismo è fra le 10 maggiori minacce alla salute globale, ricordando l’aumento del 30% del numero di casi di morbillo in tutto il mondo. Cani e gatti sembrano essere una nuova frontiera nella guerra del movimento anti-vaccinista. E questo perché vengono sempre di più considerati come membri della famiglia, per cui anche le diverse convinzioni vengono estese a loro, errate o giuste che siano.
Il problema è che molti di questi antivaccinisti non hanno mai visto morire intere cucciolate di Parvovirosi, non hanno mai visto un cane soffrire di convulsioni da Cimurro, non hanno mai visto gattini morire di forme fulminanti di Panleucopenia in poche ore dallo sviluppo dei sintomi. Se avessero assistito all’agonia di questi animali, ci penserebbero su due volte prima di demonizzare i vaccini. Lo stesso si potrebbe dire per i No Vax in medicina umana: chi ha visto morire una persona di tetano, sviluppare un’encefalite mortale da morbillo o visti i danni permanente causati da una Poliomelite, non si potrebbe mai permettere di parlare contro i vaccini.
Inoltre bisogna anche considerare che, fra i vaccini del cane, c’è anche quello per la Leptospirosi, malattia che è una zoonosi mortale anche per le persone. Inoltre (non in Italia) è obbligatorio anche il vaccino per la Rabbia, perché in quei paesi la Rabbia è presente e endemica, mortale tanto per gli animali quanto per le persone.
Via | The Guardian
Foto | iStock