Neutropenia immunomediata nel cane: terapia e recidive
Uno studio ci parla della terapia e relative recidive della neutropenia immunomediata nel cane.
Esiste una forma di neutropenia immunomediata nel cane. Non è una malattia di frequente riscontro, tuttavia è possibile imbattersi in un cane che soffre di questa patologia. Nello studio dal titolo “Presumed primary immune-mediated neutropenia in 35 dogs: a retrospective study (pages 307–313)”, L. Devine, P. J. Armstrong, J. C. Whittemore, L. Sharkey, N. Bailiff, A. Huang and M. Rishniw. J Small Anim Pract. 2017 Jun;58(6):307-313 si è cercato di capire qualcosa di più sulla risposta alla terapia e sulle recidive della malattia.
Neutropenia immunomediata nel cane: caratteristiche
Lo studio in questione ha preso in esame diversi aspetti della neutropenia immunomediata nel cane: sintomi, esami del sangue, esame del midollo osseo, la terapia instaurata, come il cane ha risposto alla medesima, la presenza di eventuali recidive e come stava il cane a sei e dodici mesi di distanza dalla diagnosi.
La diagnosi di neutropenia immunomediata nel cane prevedeva, ovviamente, una bassissima concentrazione di neutrofili nel sangue, meno di 1.5×10 cel/L, anche se tale concentrazione doveva essere bassa in almeno due esami. Inoltre per parlare di una forma primaria, bisognava escludere tutte le altre cause di neutropenia e di neutropenia immunomediata secondaria. Oltre al riscontro di bassi livelli di neutrofili nel sangue, era necessario avere anche i risultati di una biopsia del midollo osseo.
Si è così visto che nella maggior parte dei cani, i livelli di neutropenia erano più bassi di 0,5×10 cell/L. Inoltre alcuni cani presentavano anche, oltre alla neutropenia:
- trombocitopenia
- iperplasia mieloide
- ipoplasia mieloide
Neutropenia immunomediata nel cane: attenzione alle recidive
Oltre alle caratteristiche di diagnosi e ematiche della neutropenia immunomediata nel cane, l’articolo ha notato un dato interessante sulla risposta alla terapia: quasi in tutti i cani la neutropenia si normalizzava a due settimane di distanza da quando si era iniziata la terapia con i cortisonici. Solo che entro un anno dall’inizio della medesima, si aveva una recidiva nella quasi metà dei casi.
Il che vuol dire che la neutropenia immunomediata primaria del cane risponde bene inizialmente alla terapia con cortisonici. Solo che bisogna mettere in conto che sia durante la terapia sia durante la fase in cui la terapia immunosoppressiva si scala, sono molto frequenti le recidive. Il che vuol dire continuare a controllare tramite esami del sangue il cane anche quando è sotto terapia e apparentemente non ha sintomi, per evidenziare subito una recidiva prima che i valori scendano troppo.
Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria. Ricordiamo che Petsblog non fornisce in nessun caso e per nessun motivo nomi e/o dosaggi di farmaci.
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