Monza, cane poliziotto accusato di fascismo per il suo nome
A Monza durante il consiglio comunale esponente del PD chiede spiegazioni sul nome "fascista" dato a un cane poliziotto.
Durante l’ultimo consiglio comunale di Monza, Marco Lamperti, assessore del Pd e quindi all’apposizione, ha accusato un cane poliziotto di essere fascista. O, meglio, di avere un nome che ricorda il fascismo. L’assessore ha chiesto chiarimenti su come è stato chiamato il cane dell’unità cinofila che si chiama, per esteso, Narco della Decima Mas.
Il riferimento è alla Decima Flottiglia Mas, una flotta della marina italiana che dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943 entrò a far parte dell’esercito della Repubblica di Salò, collaborando con i tedeschi che cercavano di tenersi ben stretta l’Italia Settentrionale. La flotta è stata attiva dal 1943 al 1945, fino al 26 aprile quando si arrese ai rappresentanti del Comitato di Liberazione Nazionale a Milano.
Trovo di poco gusto il riferimento alla Decima Mas: forse non tutti sanno o si ricordano cosa è stato.
Queste le parole dell’esponente del Partito Democratico che ha chiesto delucidazioni in merito alla scelta del nome del cane, che da tempo collabora con la polizia di Monza, aiutando gli agenti nell’attività di lotta allo spaccio di stupefacenti. Nonostante il nome possa indurre a credere che si tratti di un’ispirazione fascista, pare che l’origine sia da individuarsi nel nome dell’allevamento di provenienza del cane poliziotto, Decima Mas di Agugliano. Il pedigree prevede di specificare il nome per intero, quindi Narco di Decima Mas, come se fosse il suo cognome.
Federico Arena, assessore della Lega Nord, ha così risposto alle sue accuse:
Banalmente è il nome dell’allevamento. Comunque ho un goniometro e posso assicurare che in ogni movimento della sua zampa, Narco non fa il saluto romano. Abbiamo fatto poi dei controlli nella sua cuccia e non abbiamo trovato busti di Mussolini.
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